I granata mancano l’aggancio al quinto posto in Serie A. La sfida tra Parma e Torino, si conclude con un noioso pareggio a reti bianche.
Passo falso per il Toro, che al Tardini non va oltre il pareggio contro un Parma privo di gran parte dei suoi titolari.
Un match nervoso con nove ammoniti tra i quali anche Belotti, diffidato, che quindi salterà il match interno contro il Cagliari.
E’ più un mezzo passo falso che un punticino utile per la rincorsa europea quello che il Toro compie al Tardini in questo sabato pomeriggio contro un Parma con metà dei titolari in infermeria e cerotti extralarge in tutti i reparti. D’Aversa raccoglie un punto invece prezioso e meritato dopo tre sconfitte consecutive, per Mazzarri la strada del ritorno verso Torino sarà carica di rimpianti.
MORETTI ANCORA TU — In fondo, i vecchi proverbi indicano sempre la strada. E allora, Toro che vince non si cambia: Mazzarri conferma lo stesso undici del brillante mercoledì notte con la Samp. Uomini e moduli non variano: granata con il doppio trequartista (Baselli e Berenguer) a rifinire alle spalle di Belotti, dentro anche il quasi trentottenne Moretti, alla terza partita da titolare in sei giorni. D’Aversa non può inventarsi granché, in piena emergenza com’è non potendo contare sugli infortunati Bruno Alves, Gervinho, Inglese e Biabiany, e con anche Bastoni a riposo in panchina: Parma arroccato dietro, con una folta linea difensiva a cinque e un centrocampo che è più a quattro che a tre con Sprocati più attento in copertura che propositivo. Davanti il quasi solo Ceravolo.
IL LAMPO DI BASELLI — Si scioglie un po’ alla volta il Toro, che passo dopo passo comincia a guadagnare campo. Gli manca, però, il ritmo delle giornate di gloria, e l’intuizione vincente; il muro emiliano regge per tutto il primo tempo e, tutto sommato, Sepe non corre mai davvero momenti di particolare apprensione. La grinta di Rincon è una garanzia e dopo una decina di minuti si manifesta in una girata al volo fuori bersaglio. Un minuto più tardi è Nkoulou con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo a provarci: palla morbida e centrale tra le braccia di Sepe. Non va meglio a Belotti (13’: incornata sui tabelloni) e ad Ansaldi (18’: conclusione dalla distanza in curva).
La migliore occasione del Toro nasce al ventesimo da una bella triangolazione tra Berenguer e Baselli, con il diagonale del centrocampista che per un soffio non centra l’angolo. A cavallo della mezzora il Toro attraversa il suo miglior momento della prima metà della gara, impattando però contro un Parma che regge e che prova, ogni tanto, ad uscire in contropiede (come con Kucka al 25’). Prima dell’intervallo bella iniziativa tra Ansaldi e Berenguer, con lo scarico dello spagnolo debole su Sepe. Siamo però al 28’, Mazzarri appoggiato alla sua panchina gradisce poco. Le smorfie di Walter ne tradiscono i sentimenti.
MAZZARRI A 4 PUNTE — Quando si riparte è nuovamente Baselli l’uomo in più del Toro: dopo appena due minuti è suo un numero d’alta scuola, concluso con un tiro a giro che sfiora l’incrocio dei pali. Che possa essere l’inizio di una pressione feroce della squadra di Mazzarri è però solo un’illusione. Il Parma c’è e risponde colpo su colpo: al sesto un diagonale insidioso chiama Sirigu a una parata per nulla banale. Poco dopo l’ammonizione “pesante” di Belotti (era in diffida, salterà Torino-Cagliari), Mazzarri cambia il suo Torino proponendolo a quattro punte: prima dentro Parigini per Rincon, poi Zaza per Ansaldi. I granata si riposizionano con il 3-4-1-2 con Berenguer dietro Belotti-Zaza e Parigini sulla sinistra. Di certo, però, la ripresa è più divertente del primo tempo per numero di occasioni: al 17’ Gagliolo grazia Sirigu sottoporta (palla fuori) sugli sviluppi di un angolo, e un minuto dopo di potenza Berenguer (su assist di Belotti) per una questione di centimetri non fulmina Sepe. Nell’ultimo quarto d’ora, sale il nervosismo in campo: qualche colpo di troppo tra Zaza e Gagliolo prima e tra Berenguer e Sierralta dopo infiammano gli animi in una gara fino a quel momento molto corretta. Non è un sabato da urlo per Belotti e la conferma arriva a cinque dalla fine, quando liberatosi di Iacoponi spara in curva. Alla fine il pari è giusto: il Parma nelle condizioni in cui era ha fatto il massimo, sensazione che invece non ha lasciato il Toro di questo pomeriggio. Gazzetta.it
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