Succede tutto nella ripresa: Immobile segna su rigore controverso (Abisso ricorre alla Var), i neroverdi ribaltano il risultato ma i biancocelesti trovano il pari nel recupero
Fino all’ultimo respiro. Un 2-2 intensissimo tra Lazio e Sassuolo all’Olimpico. La formazione di Inzaghi cercava i tre punti per rilanciare la sua corsa Champions dopo il k.o. contro la Spal, ma raggiunge il pareggio solo al 50’ della ripresa. Lulic agguanta un punto comunque prezioso dopo che gli emiliani avevano ribaltato con i gol di Rogerio e Berardi il risultato schiodato da un rigore di Immobile. Lazio in difficoltà nel concretizzare il suo gioco contro un Sassuolo preciso e determinato. Un’altra occasione sfuggita ai biancocelesti per guardare in alto. Prima della partita applausi dell’Olimpico per il ritorno di Juan Sebastian Veron, campione d’Italia con la Lazio nel 2000. L’argentino ha ricevuto una maglia biancoceleste dal presidente Lotito e poi l’abbraccio dei tifosi sotto la Curva Nord con un suo discorso di saluto.
ASSALTO SENZA SBOCCHI — Spazio al turnover in entrambe le formazioni. Inzaghi inserisce la coppia Parolo-Badelj in mediana: Leiva e Milinkovic partono dalla panchina. In avanti, Caicedo preferito a Correa. In difesa torna dopo due partite di stop Radu. De Zerbi rimodella il Sassuolo col 3-5-2. Novità in ogni reparto: in difesa, Magnani; a centrocampo, Duncan, Sensi e Rogerio; in avanti, Matri. Lazio subito pericolosa: al 5’ colpo di testa dell’ex Acerbi respinto da Consigli. Tre minuti dopo proteste laziali per Immobile a terra in area dopo esser stato ostacolato da Demiral. Biancocelesti all’attacco. Emiliani attenti e ordinati. La squadra di Inzaghi spinge sulle corsie esterne. Partita a ritmo sostenuto. Al 26’, conclusione di Parolo fuori bersaglio. Stessa sorte per un successivo tentativo di Badelj. Il Sassuolo avanza il proprio baricentro: in proiezione offensiva si sgancia Locatelli. Al 34’, colpo di testa di Parolo che non inquadra la porta. Un minuto dopo, un rimpallo con Peluso favorisce Immobile: palo esterno. La manovra della Lazio diventa martellante, ma regge il muro del Sassuolo. Al 41’, insidioso tiro a fil di palo di Luis Alberto. Sombrero da applausi di Acerbi su Matri. Al 44’ Strakosha anticipa Locatelli. All’intervallo sullo 0-0.
ALLA RINCORSA — In avvio di ripresa, la partita si accende. Al 4’, su un mani di Locatelli dopo un cross di Patric Abisso indica il rigore e poi conferma la sua decisione passando dalla Var. Trascorrono quattro minuti prima del tiro di Immobile dal dischetto. All’8’, il bomber porta il vantaggio la Lazio con il suo quattordicesimo gol in campionato. Ma il Sassuolo reagisce con rabbia e al 12’ pareggia con un tocco di Rogerio sotto porta su pallone smistato da Lirola. Primo gol in A per il brasiliano. Al 18’ Correa sostituisce Caicedo. E l’argentino si produce subito gol al tiro: para Consigli. Che è pronto a opporsi anche a Immobile, sbucato davanti alla porta. Al 21’, prima sostituzione nel Sassuolo: Magnanelli rileva Locatelli. Tre minuti dopo, Milinkovic dà il cambio a Parolo. Sorvola la traversa una punizione di Correa. Si gioca a tutto campo. La Lazio accelera anche se in modo frenetico. Al 28’, stop di Matri: entra Berardi. Al 32’ Immobile sciupa incredibilmente davanti a Consigli, ma è in fuorigioco. Viene ammonito Lulic: era diffidato, salterà la trasferta col Milan. Al 34’ Inzaghi fa entrare Leiva (out Badelj). Prodezza di Consigli su un colpo di testa angolato di Milinkovic. Al 38’ esce Duncan per far posto a Bourabia. E al 44’ Il Sassuolo inventa la ripartenza vincente: da Sensi per Berardi che fulmina Strakosha in uscita e sigla il 2-1. Settimo gol in carriera per l’attaccante alla Lazio. Doccia gelata per la squadra di Inzaghi. Che però non si arrende e al 50’, nel penultimo minuto di recupero, pareggia con un tocco sotto porta di Lulic sui assist di Immobile. Ma non è ancora finita. C’è spazio per un ultimo assalto della Lazio, che protesta per un atterramento in area di Immobile da parte di Demiral. Abisso fischia però la fine della gara. FONTE:GAZZETTA.IT