Prima la perla dribblando metà difesa al 24’, poi il raddoppio al 90’: nel Monday night il belga lancia Sarri alle spalle solo di Liverpool e Manchester City, anche se con una partita in più di Tottenham e Arsenal. Higuain a secco
Il Chelsea sembra aver trovato la velocità giusta per entrare nel rettilineo finale della Premier. Nel Monday night della trentatreesima i Blues infilano la terza vittora di fila, superando per 2-0 grazie alla doppietta di un’intrattabile Hazard i concittadini del West Ham, e s’impossessano del terzo posto. La classifica è bugiarda in quanto le altre contendenti alle due ultime posizioni Champions rimaste hanno giocato una partita in meno, ma per una formazione che qualche settimana fa sembrava sull’orlo di una crisi di nervi, il futuro appare di gran lunga più roseo.
EDEN, IL PARADISO È QUI — Per ventitré minuti Hazard si fa vedere a sprazzi. Poi, nel giro di una manciata di secondi, regala una lezione di calcio a tutta la difesa del West Ham e chiarisce perché Zidane abbia il suo nome scritto in cima alla lista della spesa estiva. Al 23’ il belga prende palla in mezzo al campo, salta la prima linea degli Hammers formata da Rice e Noble, ubriaca la Maginot costituita da Balbuena e Ogbonna e, sull’intervento disperato di Fredericks, mette nell’angolino opposto con un tocco raffinato di sinistro.
NON SOLO — Se il meraviglioso uno a zero ancora non bastasse, l’Eden di Stamford Bridge si attiva nuovamente tre minuti più tardi innescando con un assist al bacio Higuain. L’argentino, rilanciato come titolare da Sarri, s’inventa una conclusione da posizione defilata che va a sbattere in pieno sul palo. Il trentunenne non trova la sua quarta rete in Inghilterra nemmeno quando stoppa di petto il centro di Kanté e si fa sporcare il tocco finale da Fredericks. Sulla fascia destra nell’attacco dei Blues gioca un’altra perla, il teenager Hudson-Odoi. Il neo-nazionale inglese si fa vedere al 41’ quando, servito tanto per cambiare da Hazard, chiama all’intervento da urlo Fabianski. Gli ospiti di East London hanno potenziale offensivo da vendere, ma lo innescano poco e male. E così Arnautovic, Lanzini, Anderson e il Chicharito si limitano a fare da comparse o poco più.
DOPPIETTA HAZARD — Hazard va a una spanna dal raddoppio a inizio ripresa con un diagonale che fa venire i brividi al portiere polacco degli ospiti. L’ingresso di Snodgrass (per Hernandez) riequilibra la squadra di Pellegrini e permette a Lanzini e Anderson di chiamare all’opera Kepa, mentre Cresswell manda un missile di poco a lato. La partita si apre, i Martelli lasciano spazio alle ripartenze dei blu, ma Loftus-Cheek e Hazard in due circostanze calciano in bocca a Fabianski. A quattordici minuti dal termine finisce la partita di Higuain e inizia quella di Giroud, mentre i Claret and Blue tentano la rimonta. A sette minuti dal termine Arnautovic si fa trovare pronto sul centro di Rice, ma l’incornata dell’austriaco è deviata da Emerson. Il neo-entrato Barkley e lo stesso Giroud hanno sui piedi il pallone del 2-0, ma non sono concreti ed è allora ancora una volta il solito Hazard a mettere in ghiaccio i tre punti con un diagonale chirurgico sul traversone di Barkley (90’).FONTE:GAZZETTA.IT