L’ex Colorado firma la miglior prestazione in carriera con 36 punti. Pur senza Joel, fermo con un ginocchio malconcio i 76ers si affidano ai 31 punti di Simmons per scavalcare Brooklyn
San Antonio Spurs-Denver Nuggets 118-108
Vietato passare all’AT&T Center. Gli Spurs impongono la legge di casa, strappando il successo in gara-3 che vale il 2-1 nella serie e negando ai Nuggets un successo che, nella città dell’Alamo, manca dal 4 marzo 2012. Un digiuno che prosegue a causa dell’incapacità della squadra di coach Malone di cambiare personalità e accendere la tanto attesa modalità playoff. Gli Spurs, al contrario, l’interruttore lo trovano, strappando una vittoria tutta carattere e gruppo, come da tradizione. Derrick White continua a essere il capolavoro di Gregg Popovich, in stagione regolare come nei playoff: l’ex Colorado mette la firma sulla miglior prestazione in carriera con 36 punti (con 15/21 dal campo), 5 rimbalzi, 5 assist e 3 palle rubate, leader dei 6 giocatori in doppia, nei quali spiccano anche i 25 punti di DeMar DeRozan e i 18 con 11 rimbalzi di LaMarcus Aldridge. Marco Belinelli dà il suo contributo alla causa con 6 punti e la “spicy meatball” (come dicono a San Antonio) dall’arco che apre i rubinetti nel 4° periodo, quando gli Spurs trovano il super break di 18-5 che abbatte il muro del +20 e mette definitivamente in ghiaccio. A Denver non bastano i 22 punti, 8 rimbalzi e 7 assist di Nikola Jokic e i 20 di Malik Beasley, guide di un attacco da 52% dal campo e il 51.7% da 3 punti. Lo stesso attacco, però, che ha pagato caro il 9/17 ai tiri liberi e le 13 palle perse, stritolato nel finale dalla difesa degli Spurs.
LA PARTITA – Inizio targato Spurs, che scappano grazie al break di 11-2 per il 31-22 alla prima sirena del match. I Nuggets, però, non si lasciano spaventare, trovando un’ottima reazione nel 2° periodo, quando le triple di Beasley e Murray regalano il parziale di 19-2 per il sorpasso 41-36, vantaggio che si dissolve a causa dei canestri di White che regalano il +3 Spurs (61-58) all’intervallo. Nella ripresa la gara prende i binari dell’equilibrio, fino all’avvio dell’ultimo quarto. San Antonio mette in scena il meglio del repertorio sui 2 lati del campo: il risultato è il break di 18-5 propiziato dai colpi di Aldridge e dalle magie di White, che mette il punto esclamativo sul 114-94 a 4’15” dalla fine, con Denver già k.o.S
an Antonio: BELINELLI 6 (0/2, 2/3 da 3, 2 rimbalzi, 1 assist in 16’33”), White 36 (14/17, 1/4 da 3, 5/6 tl), DeRozan 25, Aldridge 18. Rimbalzi: Aldridge 11. Assist: Aldirdge 5, White 5, DeRozan 5.Denver: Jokic 22 (5/8, 3/6 da 3, 3/4 tl), Beasley 20, Millsap 14. Rimbalzi: Jokic 8. Assist: Jokic 7, Harris 7, Morris 7
Brooklyn Nets-Philadelphia 76ers 115-131
Con Joel Embiid ai box, ci pensa Ben Simmons, producendo una prestazione da cinema, a trascinare i 76ers all’importantissimo successo a Brooklyn che permette loro di riprendere il vantaggio del fattore campo nella serie. Embiid rallentato da un problema al ginocchio sinistro con il quale convive da diverse settimane, deve dare forfait ma l’australiano griffa la sua miglior prestazione in carriera nella postseason e chiude con 31 punti e nove assist, guidando Philadelphia a un comodo successo. Punzecchiato da Jared Dudley alla vigilia di gara-3 (”Quando gioca in velocità è fortissimo ma a difesa schierata è un giocatore normale”), Simmons risponde nel miglior modo possibile, i Nets non trovano risposte difensive e i 76ers in attacco fanno quello che vogliono.LA PARTITA — Un Barclays Center finalmente rumoroso prova a spingere i Nets, rinfrancati dalla notizia del forfait del pericolo pubblico numero uno Joel Embiid. Coach Brown promuove in quintetto Greg Monroe e gli ospiti partono con lo spirito giusto. Simmons attacca il canestro, JJ Redick prende subito confidenza con il tiro e Tobias Harris si fa sentire in attacco. Philadelphia nonostante l’assenza di Embiid muove molto bene il pallone sul perimetro e produce una signora pallacanestro, Brooklyn fatica a rispondere e la gara si incanala cosi sui binari preferiti dalla squadra ospite. L’ottimo impatto dalla panchina di LeVert permette alla compagine newyorchese di tornare in scia in apertura di secondo quarto Harris però e’ infallibile dalla lunga distanza e le sue triple riaccendono l’attacco dei 76ers. Il resto lo fa Simmons il quale chiude il primo tempo con una perentoria schiacciata che regala a Philadelphia il +6 all’intervallo. Redick e Harris non si raffreddano durante la pausa e riprendono da dove avevano lasciato. Con i loro canestri Philly scappa al +18 nelle battute finali del terzo periodo. Brooklyn balbetta ma in un modo o nell’altro riesce a restare nel match per produrre poi il suo massimo sforzo in apertura di quarta frazione. I padroni di casa segnano nove punti consecutivi, riscaldano il Barclays Center e con la tripla di Russell tornano al -6 a 8’37’’ dalla sirena. Nel momento più importante del match però Harris e un super Simmons si riprendono le luci della ribalta. I talentuoso australiano trova perfino ritmo dalla lunetta nei minuti finali, non c’e’ più partita e i Nets devono così alzare bandiera bianca.
Brooklyn: Russell 26 (10/17, 2/9), LeVert 26 (7/9, 3/8, 3/3 tl), Allen 15, Dinwiddie 15. Rimbalzi: LeVert 7. Assist: Hollis-Jefferson 3, Russell 3.
Philadelphia: Simmons 31 (11/13, 9/11 tl), Harris 29, Redick 26. Rimbalzi: Harris 16. Assist: Simmons 9. FONTE:GAZZETTA.IT