Turno importante per la zona playoff:Jefferson trascina i brianzoli contro Varese. Trento batte Pistoia con le triple di Pascolo e Forray. Dopo 4 sconfitte, torna a vincere Avellino: respinta Torino. La quinta di Trieste contro Venezia, mentre Brescia batte i milanesi. Palomaro decisivo nella sesta di Sassari
Acqua San Bernardo Cantù-Openjobmetis Varese 84-75Cantù spezza il tabù riprendendosi un derby dopo quattro tentativi filati andati a vuoto ma quel che più conta è l’aggancio a Varese in classifica. I brianzoli costruiscono il successo nei due quarti centrali, Varese non molla fino alla fine una gara che, in avvio, sembrava poter controllare agevolmente. Stone e Jefferson fanno la differenza, mentre l’OJM si aggrappa alla coppia Avramovic-Scrubb ma non basta.Dopo l’inno di Mameli (e non la Marsigliese) l’eccellente primo quarto di Thomas Scrubb (11 punti) esalta Varese più brava nel dettare i ritmi e nel contenere il poderoso attacco rivale. Cantù si avvita su Jefferson, 9 punti al pronti via, e signore dei rimbalzi. I primi 13 minuti però dicono che L’OJM difende e tira meglio (62% alla prima sirena) volando più volte sul +7, mentre la San Bernardo fatica a trovare alternative al proprio totem, sparacchiando come non mai dall’arco (1/10). Ma è Varese a dare una mano ai detestati cugini riportandoli in partita nel secondo quarto. L’Openjobmetis infatti perde contatto col canestro (5 punti in 7 minuti) e Cantù risale, scossa dalle triple di Stone e fatturando la netta superiorità a rimbalzo (25-12, con 10 offensivi). L’intervallo dunque riporta la parità o quasi (40-39 Varese), poi Cantù mette le mani sul match con un terzo periodo di intensità difensiva non banale e ritrovando linfa un po’ da tutti. Carr, Gaines, Blakes, ancora Stone e Jefferson. Quando i big entrano in ritmo per gli avversari vanno sulle ginocchia. Cantù tocca il +14 (67-53) all’alba dell’ultimo quarto, Varese non ci sta e rintuzza con Avramovic e Archie (-5, 64-69), ma i brianzoli non perdono la calma e chiudono i conti con la coppia Stone-Jefferson, a conti fatti decisiva.(dall’inviato Vincenzo Di Schiavi)
Cantù: Jefferson 19, Stone 16, Carr 14.Varese: Avramovic 24, Scrubb 19, Archie 9.
BRESCIA–MILANO 92-86 dtsDopo la vittoria nel derby esterno di Varese, Milano cade a Brescia. Senza Curtis Jerrells e con Alex Omic preferito a Mike James, la squadra di Pianigiani perde dopo un overtime al Palaleonessa. Nella serata di festa dei 10 anni di attività del basket Brescia Leonessa, con ospiti tantissimi ex (da Quaroni a Farioli, passando per gli storici giocatori della Pinti Udo Marusic, John Ramsey), i ragazzi di coach Diana, salvi e quasi fuori dalla corsa per i playoff, giocano una partita superlativa, tenendo in scacco Milano per tutto il secondo tempo. Partenza con attacchi spuntati : Milano si sblocca (2-8) con 2 triple in fila, ma fatica a trovare con continuità un gioco fluido in attacco; Brescia resta in scia (13-13) guidata dagli ex di giornata (Abass, Moss e Vitali). Nunnally chiude il primo quarto con il canestro del +4 (13-17). La voglia dei giocatori di casa di far festa è tantissima: è la spinta in più per non lasciar mai scappare Milano (20-21). Dopo il giro di boa di quarto arriva il vantaggio dei bresciani con due tripla di Laquintana e Moss (30-25) e non si ferma Brescia che a suon di triple si ritrova a +8 (38-30) e chiude il secondo quarto avanti di 5 lunghezze (38-33). Al rientro sul parquet Milano cerca di girare l’inerzia, ma la Leonessa stringe i denti, mantenendo sempre vantaggi importanti (45-39). Nunnally vuole ripetere il terzo quarto di Varese e si carica l’Olimpia sulle spalle (50-49) e con pazienza la squadra di Pianigiani torna in vantaggio (52-54). Difende alla morte la squadra di Diana negli ultimi 2’ di quarto, spinta dal pubblico di casa e con Laquintana sigla il +4 di fine terzo quarto (60-56). Allunga Brescia ancora negli ultimi 10’, con Abass, Moss e Vitali che la riportano al massimo vantaggio (73-63) con Tarczewski out per falli. Nel momento migliore di Brescia, esce alla ribalta Kuzminskas: è lui con 5 punti in fila a riportare Milano in partita: Brescia è alle corde, con Zerini in panchina per falli (76-74). Il Nunnally sbaglia il tiro del pareggio e Vitali fa 0/2 dalla lunetta mentre Nunnally fa percorso pieno impattando a 8” dalla fine (76-76) regalando l’overtime ai suoi, perché la scelta di tiro finale (tripla in step back) di Abass è totalmente sballata. Il supplementare cambia proprietà in maniera quasi isterica: Abass e Moss riportano Brescia a +8 (92-84) a 46” dalla quinta sirena. Troppo tardi.(Alberto Banzola)
Brescia: Moss 27, Abass 23, Beverly 15.Milano: Nunnally 25,Kuzminskas 14 Cinciarini e Brooks 11.Dolomiti Energia Trentino – Oriora Pistoia 82-73Trento si aggiudica l’anticipo del turno pasquale, proseguendo la sua marcia decisa verso i playoff. Niente da fare per Pistoia, che regge metà partita ma poi cade sotto i colpi dei trentini, rimanendo ancora da sola in fondo alla classifica. I bianconeri (oggi in biancoverde per celebrare la Giornata Mondiale della Terra, in programma lunedì 22 aprile) cercano di fare la partita fin dall’inizio trovando i primi canestri, come spesso accade, con Devyn Marble (9-4), ma Pistoia trascinata da Peak (suoi i primi 7 punti della Oriora) e Auda riesce ad andare in vantaggio (13-17). Trento ritrova il pareggio con la tripla e il libero aggiuntivo di Flaccadori (19-19), e con un parziale di 9-0 chiude il primo quarto avanti di 3 (24-21). Pistoia si rifà sotto nel secondo periodo e con i liberi dell’ex Tony Mitchell rimette il naso avanti (30-31), mentre il tiro dall’arco di Peak vale il +4. L’Aquila sbatte contro l’attenta difesa dei toscani, e deve fare i conti con un Hogue a quota tre falli dopo soli 15’, ma il canestro da sotto di Mezzanotte agguanta Pistoia (34-34), con il giovane classe 1998 che infila anche la tripla del nuovo vantaggio Trento (39-38). I tiri liberi di Marble portano sul 40-38 il risultato all’intervallo lungo. Al rientro dagli spogliatoi Pistoia va avanti (48-49) con Mitchell che fa e disfa, prendendosi gran parte dei tiri dell’Oriora, ma lasciando il campo per falli dopo soli 25’ di gioco. I cinque punti consecutivi di Pascolo danno il via alla fuga di Trento che arriva fino al +10 (64-54). Le due triple filate di Pascolo e Forray all’inizio dell’ultimo quarto (72-58) suonano come una sentenza sulla partita, che l’Aquila controlla senza problemi fino alla sirena finale. Per Trento è la decima vittoria nelle dodici disputate nel girone di ritorno. La squadra di Buscaglia è ormai proiettata ai playoff, per Pistoia la strada verso la salvezza si fa invece sempre più dura.
Dolomiti Energia Trento: Flaccadori e Forray 14, Pascolo 12, Craft 10 Oriora. Pistoia: Peak 24, Auda 20, Mitchell 15.
AVELLINO – TORINO 109-82Dopo quattro sconfitte consecutive la Sidigas Avellino torna alla vittoria e lo fa in maniera agevole superando nettamente la malcapitata Torino. Gara mai in discussione per gli irpini che chiudono con cinque uomini in doppia cifra e con un significativo 18/32 nelle triple realizzando ben 109 punti. La partita di Torino dura appena 3’ con coach Galbiati che ha dovuto fare a meno di Poeta e McAdoo in panchina solo ad onor di firma. Ma per i piemontesi la gara più importante sarà nei prossimi giorni con la società chiamata ad ottemperare al pagamento degli adempimenti Comtec per evitare penalizzazioni. Prima vittoria da capo allenatore per Maffezzoli che a sorpresa inserisce Young dopo 70 giorni dall’infortunio al posto di Ndiaye, schierandolo immediatamente nello strarting five, e ritrova un ottimo Silins al posto dell’infortunato Green. Avellino parte subito con un 6-0, prontamente ribaltato dal 7-0 di Torino che trova l’unico vantaggio del match al 3’ (6-7). Poi inizia il monologo dei padroni di casa che con un break di 10-0 scavano il primo importante solco chiudendo sul 28-17 i primi 10’. La Sidigas è particolarmente ispirata nel tiro dalla lunga distanza e al 17’30’’ con Campogrande e Nichols allunga sul +21 (55-34) chiudendo il primo tempo sul 61-38. Il monologo non cambia al rientro dagli spogliatoi, anzi la Sidigas in poco più di 5’ realizza ben 6 triple (tre Silins, due Filloy e Campogrande) piazzando un micidiale 20-2 che chiude definitivamente i giochi al 27’ sull’83-47. L’unico rammarico per gli irpini è l’infortunio al ginocchio destro di Silins (15 punti con 5/5 nelle triple in 8’) che esce dalla contesa. Per Torino è notte fonda con i circa 10 tifosi giunti dal Piemonte che nonostante il passivo incitano la squadra con cori e striscioni (Fino all’ultimo respiro). Significativo sarà poi a fine gara il gesto di coach Galbiati che superando le barriere corre fin su i distinti per abbracciare i propri supporters. L’ultimo periodo è pura accademia con entrambi i coach che danno spazio alle seconde linee. 109-82 il finale.Avellino: Sykes 18, Campogrande 16, Silins e Udanoh 15.Torino: Wilson e Moore 18, Jaiteh 17.
TRIESTE- VENEZIA 104-85Vola Trieste sempre più a suo agio nel gotha della serie A. Reyer battuta, striscia aperta di cinque successi consecutivi e classifica che sorride alla formazione di Dalmasson, nel gruppone delle quarte assieme a Brindisi e Trento. Energia straordinaria in un palazzetto ancora una volta esemplare per presenze (6424 sugli spalti) e trascinante passione che Venezia, nonostante il monito della vigilia di coach De Raffaele, non è riuscita a pareggiare. La Reyer è stata in partita in un primo quarto che ha condotto fino al 24-24 poi si è arresa alla forza di un’avversaria alla quale, in questo momento, riesce davvero tutto.
LA PARTITA – Avvio di marca veneziana con la Reyer che fa pesare chili e centimetri sotto i tabelloni, conquista secondi tiri importanti e trascinata dalla coppia Haynes-Watt (12 punti in due) allunga fino all’15-10 del 5’. Trieste alza l’intensità delle sue giocate, la partita è bellissima e vive sul talento offensive delle due squadre con Haynes da una parte e Wright dall’altra a regalare spettacolo. Dragic sente odore di grande basket ed esalta le sue qualità: bomba dall’angolo per il 24 pari, scarico per la schiacciata di Mosley che regala il primo vantaggio ai biancorossi. Trieste chiude i primi dieci minuti avanti 30-27, bomba di Cavaliero e otto punti filati di Fernandez (3/3, due triple) per l’allungo biancorosso sul 41-30. La Reyer abbozza ma continua a macinare il suo gioco: si affida al talento di Daye per restare aggrappata alla partita. Trieste smarrisce fluidità offensiva, Venezia risale punto su punto e con un canestro di Mazzola torna pienamente nel match sul 54-52. Dragic, tripla dall’angolo e un paio di giocate da Eurolega ridà ossigeno a Trieste mandando la formazione di Dalmasson negli spogliatoi avanti 61-55. Inizio ripresa di marca biancorossa: Da Ros e Dragic portano il vantaggio in doppia cifra, un libero di Wright e la bomba di Cavaliero fissano il massimo vantaggio sul 69-55 che costringe De Raffaele al time out. Venezia smarrisce la via del canestro, Trieste è un fiume in piena e minuto dopo minuto aumenta il margine. Strautins dalla lunetta per l’82-59, due canestri di Watt chiudono il terzo quarto sull’82-63. Ultimo quarto di ordinaria amministrazione per i padroni di casa che controllano il tentativo di rientro della Reyer e grazie alla spinta di Peric sfondano ancora il muro dei 100 punti casalinghi.Trieste: Dragic 17 Fernandez 15 Peric 15
Venezia: Watt 26 Haynes 15, Tonut 12.
BANCO SARDEGNA PESARO-SASSARI 81-88Il Banco di Sardegna, atteso dalla finale di Fiba Europe Cup, espugna la Vitrifrigo Arena cogliendo la sesta vittoria consecutiva in campionato. La Vuelle approccia male primo e terzo periodo, ma dal meno 20 torna al meno 1 del 38’ ed esce tra gli applausi. Decisiva la tripla di Polonara al 39’, così come il quinto fallo di un sontuoso McCree. Gli uomini di Pozzecco partono forte (0-11), fino al “gol” di Wells, a un buon debutto, al 4’. Si passa all’11-13 dell’8’, con McCree è 16-17 al 9’. Un positivissimo Monaldi spinge e imprime un ritmo vivace ai suoi, la gara resta in equilibrio (33-37 al 18’). Polonara (prezioso anche a rimbalzo) contribuisce al nuovo vantaggio significativo: 33-44 al 20’. Sassari prova a strappare: 35-49 al 23’, 37-53 al 25’. Al 27’ è 37-57 con un break sardo di 4-20 a cavallo tra seconda e terza frazione. Gli ospiti non affondano il coltello e i biancorossi tornano a crederci: 49-59 al 29’. Il caldissimo McCree firma due triple per il 55-59 del 31’, Sassari è disastrosa dalla lunetta. McCree e Blackmon sono spaziali e firmano la grande rimonta: 71-72 al 36’. Poi il lungo pesarese lascia il campo per falli. Monaldi infila da tre il 76-77 del 38’, Smith è efficace per la Dinamo, Pesaro spreca. Polonara spara il trepunti del 76-83 al 39’ che di fatto chiude il match. E’ la Dinamo a passare una buona Pasqua ma in fondo la classifica non si muove.
Pesaro: McCree 23, Blackmon 18, Mockevicius e Monaldi 12.Sassari: Smith 20, Thomas 18, Polonara 11. FONTE:GAZZETTA.IT