Portland chiude 4-1 la serie con Oklahoma City grazie a 50 punti della sua star che mette il tiro decisivo. I Nuggets prendono il controllo della serie con San Antonio vincendo gara-5. Belinelli si ferma a 7 punti
Una partita leggendaria di Damian Lillard regala a Portland il 4-1 nella serie con Oklahoma City ed un posto in semifinale di conference. I Blazers ora aspettano la vincente di Denver-San Antonio, coi Nuggets avanti 3-2 dopo la dominante vittoria di gara-5.
Portland Trail Blazers-Oklahoma City Thunder 118-115 (Portland vince la serie 4-1)
La partita dell’anno, sinora. La partita della vita, per Damian Lillard. Segna 50 punti, segna la tripla allo scadere da poco oltre metà campo che regala vittoria e serie al Trail Blazers sulla sirena di fine partita. Un canestro per la storia, quello che completa la rimonta da -15 nel 4° quarto. Quello che vale il secondo turno playoff contro la vincente della serie Denver-San Antonio. E che chiude la stagione di Oklahoma City. I Thunder hanno tirato fuori l’orgoglio, esibito il miglior George della serie, da 36 punti, e un Westbrook da tripla doppia. Ma pasticciando nel finale, contro questo Dame non è bastato. Il saluto con la mano di Lillard alla panca Thunder dopo il canestro decisivo, quello del 4-1 nella serie, è una ferita sportiva profonda, di forma e sostanza. Ora inizieranno i processi, con Coach Donovan, certo non incolpevole, che rischia di pagare per tutti.
LA PARTITA – 16-6 OKC al primo time out, con George scatenato: comincia 6/6 e 15 punti nel 1° quarto. Al termine del quale OKC conduce 37-29 tirando col 70%. Westbrook versione assist man: fa girare la squadra, senza forzare tiri. Lillard, straordinario, subito sul pezzo: 19 punti. McCollum con 3 rapidi falli. Nel 2° quarto Kanter entra in partita, Lillard tocca quota 34 punti (12/18), record di franchigia per un primo tempo di post season, Curry griffa la tripla del sorpasso, del 56-55, primo vantaggio interno della partita. Completando la rimonta da -10. 61-60 Portland all’intervallo, sulla tripla di George, con 20 punti. Proprio George commette il 4° fallo con 7’ da giocare nel 3° quarto, Adams subito dopo. Quando Lillard segna la tripla dell’84-75, culminando un 14-2 di parziale, segnando il 42° punto, pare finita. Partita e serie. E invece… Invece un 15-2 di contro-parziale Thunder, ispirato naturalmente da George e Westbrook riporta avanti i Thunder: 90-88 dopo 36’. Addirittura 105-90 quando “si scalda” Schroeder, scatenato in attacco. Ora sono i Thunder ad avere in mano la partita, giusto? Sbagliato. Sotto di 15 punti con meno di 7’ da giocare i Blazers non s’arrendono. Rientrano, metodici. Sotto di 8 con 3’10” da giocare. Quintetti piccoli, senza lunghi sul parquet. Westbrook forza, George sbaglia i tiri liberi e perde palla. Lillard fa la differenza persino in difesa, prendendo sfondamento. Il pareggio a quota 113 lo segna McCollum. George riporta avanti OKC, Lillard replica. Poi, dopo un errore di Westbrook, s’inventa il capolavoro per i posteri. Tripla sulla sirena dal logo Blazers allo scadere. Canestro, partita, serie. Chapeau.
Portland: Lillard 50 (7/15, 10/18, 6/8 t.l.), McCollum/Harkless 17. Rimbalzi: Kanter 13. Assist: Lillard 6.
OkC: George 36 (11/12, 3/8, 5/8), Westbrook 29, Schroeder 17. Rimbalzi: Westbrook 11. Assist: Westbrook 14.
Denver Nuggets-San Antonio Spurs 108-90 (serie 3-2)
Dominio totale. E per la prima volta nella serie Denver si è convinta di essere meglio di San Antonio. I Nuggets travolgono gli Spurs in gara-5 e sono ad una vittoria dalla semifinale di conference. “Hanno giocato meglio di noi in tutto – ammette Gregg Popovich -. Abbiamo sbagliato troppo al ferro nel primo tempo, mentre loro hanno messo 5 triple nel primo quarto. Dovevamo rientrare in partita come gruppo, ma non ci siamo riusciti”. Sì, Denver è stata meglio di San Antonio in tutto o quasi, trascinata dal talento illimitato di Nikola Jokic (16 punti, 11 rimbalzi e 8 assist) e da quello da cavallo pazzo di Jamal Murray, che con 10 dei suoi 23 punti nel terzo periodo ha piazzato il colpo di grazia ai peggiori Spurs visti in questa serie. Sembra che si sia rotto qualcosa nella squadra che dopo le prime tre partite poteva con merito essere sul 3-0, non ci fosse stata la clamorosa rimonta Nuggets da -19 in gara-2. Il pallone gira poco e male (17 assist), il tiro da tre non entra (3/13 nei primi tre periodi prima del 4/11 nel quarto, a giochi fatti), le star LaMarcus Aldridge e DeMar DeRozan non riescono a fare la differenza (17 punti ciascuno in gara-5), Marco Belinelli (7 punti con 3/7 dal tiro) ha provato a sprazzi ad accendere la luce dalla panchina, dovendo però faticare tantissimo per prendersi un tiro. Il migliore è stato Jakob Poeltl, 12 punti, 7 rimbalzi e 4 assist in 25’. Denver invece sta sbocciando: la squadra più giovane dei playoff è cresciuta in ogni partita, con l’intesa “quasi romantica” (come la definisce Malone) tra Jokic e Murray che trascina tutti gli altri. Giovedì a San Antonio i Nuggets avranno la chance di chiudere i conti: “Siamo cresciuti tanto ma dobbiamo ancora crescere tanto – avverte Malone -: le partite in cui puoi vincere la serie sono le più difficili, soprattutto per una squadra giovane come la mia”.
LA PARTITA – Gli Spurs resistono al primo tentativo di allungo di Denver (19-11 a 4’02” dalla prima sirena) ma non al secondo, una progressione costante che porta i Nuggets sul 53-38 a 1’53” dall’intervallo, con San Antonio impantanata col 40,9% al tiro. Le triple di Murray e il gioco di squadra del terzo quarto (“In tutto l’anno non abbiamo mai giocato così bene” gioisce Malone) chiudono definitivamente i conti. DeRozan prova a scuotere gli Spurs dopo il 77-49 di Murray a 4’24” dalla terza sirena, ma il 10-0 ospite viene cancellato dalle triple di Jokic, che sigilla l’85-63 a fine periodo che consegna ai Nuggets il match. San Antonio giovedì dovrà ritrovarsi per portare la serie a gara-7.
Denver: Murray 23 (5/7 da due, 4/9 da tre, 1/1 tiri liberi), Barton 17, Jokic 16. Rimbalzi: Jokic 11. Assist: Jokic 8.
San Antonio: BELINELLI 7 (2/4, 1/3), 1 rimbalzo, 2 assist, 1 stoppata in 22’36”. DeRozan 17 (6/15, 5/5 tl), Aldridge 17 (6/12, 1/1, 2/3 tl), Poeltl 12, White 12. Rimbalzi: Aldridge 12. Assist: Poeltl 4. FONTE:GAZZETTA.IT