Finale infinita: parigini avanti 2-0 e rimontati nei novanta minuti. Decisivo l’errore di Nkunku al dodicesimo tiro dal dischetto. Per Buffon (in panchina) e compagni solo un titolo nel 2019: la Ligue 1
Un’altra rimonta, un’altra figuraccia, un altro flop. Per il Psg è una stagione fallimentare, perché scudetto e coppa non possono appagare emiro e popolo parigino. Sull’annata dei campioni di Francia pesa non solo l’eliminazione agli ottavi, per la terza volta di fila, dalla Champions. Ma da stasera pure la coppa di Francia persa con il Rennes, che un trofeo non lo vinceva dal 1971. Digiuno interrotto dopo aver ribaltato l’iniziale 0-2. Lo stesso risultato rimontato in Europa dallo United, con il 3-1 al Parco dei Principi. I bretoni, undicesimi di Ligue 1, hanno completato l’opera invece ai rigori, allo Stade de France, grazie all’errore di Nkunku.
RITMO — Il 2-1 del primo tempo rispecchia l’andamento della gara che il Psg affronta con una difesa a tre, la regia di Verratti, e schierando Neymar dal 1′, insieme a Mbappé e Di Maria. Non Cavani, in panchina con Buffon. Un 3-4-3 che mette pressione sul prudente 4-4-2 bretone. E infatti il gol al 13′ è preceduto da due occasioni dagli artefici del vantaggio e del raddoppio. Prima Neymar manda a lato (2′), poi Alves si procura il corner da cui nasce l’1-0. Che è un capolavoro dell’ex bianconero che raccoglie al volo di destro da fuori area l’assist da corner del connazionale. Una rete sotto la curva bretone che fino a quel momento cantava a squarciagola: “Siamo a casa nostra”. Non per i campioni di Francia che raddoppiano al 22′. Con Neymar, sganciato da un filtrante di Di Maria, e elegante nel pallonetto a scavalcare Koubek. All’appello manca Mbappé, in serata no. Così il Rennes non si scoraggia, sfruttando l’abbassamento di ritmo del Psg che prima viene salvato dal palo, su sinistro a girare di Niang (38′), e poi viene punito dal tiro cross di Traoré, deviato in rete da Kimpembé (40′).
PROCESSO — Gol che ha il merito di tenere aperta la ripresa. Anche perché il Psg non riesce più a sviluppare un’idea di gioco e il Rennes sfrutta ogni ripartenza. Feroce per esempio il contrattacco di Bourigeaud che al 13′ sbuca in recupero al limite della sua area, va via in velocità e dal limite dell’area opposta sgancia il destro, che Areola alza in angolo. Al 20′, il Psg rischia di nuovo, con Dagba che contrasta sotto porta di nuovo Bourigeaud. C’è il corner che porta il pari. Di testa, di Mexer che si inserisce in anticipo sul primo palo, smarcato. Tutto meritato, anche perché il Rennes poi resiste al ritorno del Psg. Che non porta frutti, come le punizioni blande di Neymar che si mangia il gol vittoria al 40′, sul servizio da sinistra di Mbappé, sbloccato da Verratti. E così si va ai supplementari. Dove Mbappé trova il palo, ma poi si fa espellere. Simbolo di una serata destinata a trasformarsi in un nuovo psicodramma. Dagli undici metri. I primi cinque rigoristi, vanno tutti a segno. Ma al sesto turno trema Nkunku. Festeggia il Rennes, dopo 48 anni. Per il Psg invece un nuovo fallimento che apre il processo di Tuchel. FONTE:GAZZETTA.IT