La squadra di Corini gioca 40 minuti in 10 uomini: festa promozione rimandata. Salentini ora padroni del loro destino: vincere nelle ultime due giornate garantirebbe la Serie A a Liverani
Non riesce a sfruttare il primo match point per la promozione in Serie A la capolista Brescia, che cade a Lecce al termine di una partita giocata per quasi metà in dieci uomini. Per i salentini – adesso anche loro primi, ma con una partita giocata in più – una vittoria fondamentale: gli basterà vincere nelle ultime due gare, a Padova e contro lo Spezia, per tornare nella massima serie. Nel primo tempo dopo un’opportunità per parte per La Mantia e Torregrossa, che però non riescono a calciare, è il leccese Mancosu a poter sbloccare il risultato: grande azione sulla sinistra di Petriccione e palla dentro, ma l’ex Entella spara alto. La risposta dei bresciani è prima nel mancino da fuori di Torregrossa, parato da Vigorito, e poi nel colpo di testa su corner di Ndoj, largo.
TABANELLI ENTRA E SEGNA — Dieci minuti dopo l’intervallo arriva la potenziale svolta della partita: intervento in ritardo su Venuti di Sabelli, che riceve il secondo cartellino giallo e lascia il Brescia in dieci uomini. Il Lecce ci crede. Al 58’ su angolo di Petriccione, Lucioni si libera bene ma non trova la porta di testa. Al 72’ il tiro dalla lunga distanza di Majer, potentissimo, impegna seriamente il portiere bresciano. Quattro minuti dopo, palla promozione per Torregrossa: triangolo con Bisoli e piatto dagli 11 metri che termina largo. Un errore pesantissimo, perché subito dopo Tabanelli – appena entrato – trova il gol vittoria con un bel taglio sul primo palo sul traversone basso di Meccariello. Nel finale nell’area del Lecce si allarga la maglia di Torregrossa: per l’arbitro non è rigore, Corini viene espulso per proteste. FONTE:GAZZETTA.IT