Golden State vola sul 2-0 col 115-109 di gara-2 firmato dai 29 punti di Durant e dal quintetto-show con Iguodala. Il Barba colpito all’occhio sinistro chiude con 29 punti nonostante problemi alla vista. Sabato gara-3: D’Antoni prepara le contromosse
Si sono ribattezzati Hamptons Five, perenne ricordo di quella “gita” (il reclutamento di Kevin Durant) nella zona balneare vip poco fuori New York che nell’estate 2016 ha cambiato l’Nba. Sono probabilmente il quintetto più letale che il basket abbia mai visto, una combinazione unica di talento e intelligenza impossibile da contenere. Sono quello che ha permesso a Golden State di prendersi il 115-109 in gara-2 che vale il 2-0 nella semifinale di conference contro Houston, con Mike D’Antoni che avrà fino a sabato per capire come resistere a quest’arma così letale che Steve Kerr non l’ha mai usata in regular season, riservandola per le occasioni speciali come questa sorta di Finals anticipate. Durant, Steph Curry, Klay Thompson, Draymond Green e Andre Iguodala tutti insieme sono uno spettacolo meraviglioso, da 101 dei 115 punti di squadra con KD più produttivo con 29. Nonostante gli Hamptons Five, nonostante sia sempre stata avanti, Golden State non ha dominato. Houston ha provato a resistere, indebolita dall’infortunio all’occhio sinistro (colpo involontario di Draymond Green) di James Harden poco più di 5’ dentro la partita. E’ arrivata a -3 nell’ultimo quarto, dopo essere stata sotto anche di 15. Ma non ha mai trovato l’aggancio. “Abbiamo mostrato tanto cuore, non ci siamo mai arresi – ha detto Mike D’Antoni -. Loro hanno vinto le due partite in casa, ora tocca a noi”.
LE CHIAVI — I Warriors hanno vinto per il talento degli Hamptons Five, letali in attacco e un muro quasi insuperabile in difesa. Houston ha regalato 13 delle 18 palle perse totali nel primo tempo, Golden State ha controllato l’area e creato più opportunità al tiro strappando 18 rimbalzi offensivi. KD per la prima volta dopo 6 gare è rimasto sotto i 30 punti ma è stato comunque devastante in attacco, Curry è riuscito ad essere determinante nonostante i problemi di falli e il dito medio della mano sinistra (non quella di tiro) slogato dopo 4’. Thompson superlativo sia in attacco che in difesa, Green preziosissimo tuttofare (15 punti, 12 rimbalzi, 7 assist) tornato irresistibile da quando, dopo il flop di gara-5 coi Clippers, è aggressivo in attacco. Il vero X-Factor è Iguodala: 32’ da dominatore (16 punti, 5 rimbalzi, 4 assist), sempre in controllo della situazione, sempre capace di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. “Quando combini il suo atletismo col suo cervello, hai un atleta speciale” l’ha incoronato Kerr. Houston ha perso perché ha sbagliato troppo e non ha mai trovato ritmo in attacco. Harden faceva chiaramente fatica a mettere a fuoco, disturbato dall’occhio sinistro lacerato dallo scontro con Green: ha chiuso comunque con 29 punti, ma il gioco sembrava più sentirlo, con la palla quasi perennemente in mano, che vederlo. Chris Paul, comunque positivo (18 punti, 7 rimbalzi e 6 assist), non ha fatto la differenza. Stesso discorso per Eric Gordon (15 punti con 6/13 al tiro) e Clint Capela (14 punti e 10 rimbalzi), mai pescato a dovere vicino al ferro. “Dobbiamo migliorare e sono certo che lo faremo” chiosa D’Antoni.L’infortunio all’occhio di James Harden. Afp
LA PARTITA — Dopo gli spaventi per Curry e Harden in avvio, i Warriors provano la fuga (22-8 con Green a 4’32” dalla prima sirena), ma Houston aspettando il rientro del Barba resta in scia grazie a Austin Rivers, 11 punti tutti in un primo tempo che Golden State chiude avanti 58-49. I bicampioni sembrano in completo controllo quando, con Steph confinato in panchina dai falli, Thompson infila la tripla dell’82-67 a 4’14” dalla sirena del terzo quarto. L’attacco Warriors però si ferma, Houston si rilancia con un 8-0 per chiudere il parziale e accorcia sul 92-89 con 7’24” da giocare quando Harden attaccando il ferro infila 7 punti di fila. Golden State riprende il largo con un parziale di 12-1, Houston nel finale si riavvicina ma con 45” sul cronometro Paul sbaglia la tripla del possibile 108-105 che avrebbe riaperto tutto. Per riaprire la serie, i Rockets non dovranno sbagliare in gara-3. Non sono spacciati, ma sono già con le spalle al muro.
Golden State: Durant 29 (6/16 da due, 3/6 da tre, 8/10 tiri liberi), Thompson 21, Curry 20. Rimbalzi: Green 12. Assist: Green 7.
Houston: Harden 29 (6/12, 3/7, 8/9 tl), Paul 18, Gordon 15. Rimbalzi: Capela 10, Tucker 10. Assist: Paul 6.