Milwaukee domina 116-91 in gara-5 e chiude il 4-1 nella serie co Boston, costretta a calare il sipario su una stagione deludente. Giannis Antetokounmpo e soci ora attendono di conoscere l’avversaria, che uscirà dallo scontro ancora in corso tra Sixers e Raptors
FINALE I Bucks sono in finale di Conference a Est. Milwaukee domina per 116-91 in gara-5 e si aggiudica il 4-1 che chiude i conti della serie coi Celtics, costretti a calare il sipario su una stagione deludente. Giannis Antetokounmpo e soci ora attendono di conoscere l’avversaria, che uscirà dallo scontro ancora in corso tra Sixers e Raptors. – I Bucks sono i primi finalisti a Est. Coach Budenholzer ha molti motivi per sorridere: perché Milwaukee ha chiuso gara-5 con una prestazione collettiva impressionante, impreziosita da 7 giocatori in doppia cifra guidati da un Antetokounmpo che non ha dovuto fare gli straordinari (“solo” 20 punti, 8 rimbalzi e 8 assist in 31’) e dall’ennesima prova convincente della coppia formata da Khris Middleton (19) ed Eric Bledsoe (18). Perché Malcolm Brogdon (10 punti e 4 assist in 17’) ha superato i problemi di fascite plantare ed è tornato sul parquet per la prima volta dal 15 marzo e perché la difesa ha funzionato ancora una volta alla perfezione (la migliore nei playoff, con 98.2 punti concessi ogni 100 possessi). Il tutto a impreziosire l’impresa di coach Bud, che in 1 solo anno ha trasformato i Bucks da una Cenerentola in una vera principessa, con la regular season terminata con il miglior record in Nba e con l’esame di maturità dello scontro coi Celtics superato a pieni voti: “Dobbiamo solo continuare a essere noi stessi – ha detto Budenholzer, già proiettato alle sfide future-, avere la stessa concentrazione e la stessa fame”.
FLOP La gara-5 dei Celtics è il microcosmo dell’intera serie. Una serie chiusa nel peggiore dei modi: Boston, dopo l’ottima gara-1, si è disintegrata a causa di un attacco che non ha mai ingranato (31.2% stanotte, 37.7% dal campo delle ultime 4 uscite) e di una difesa collassata a causa della continua mancanza di comunicazione tra i giocatori. Il vero emblema di una crisi interna lunga un anno intero. A nulla è servito il tentativo di fare da leader di Kyrie Irving, che ha fallito il suo obiettivo per l’ennesima volta con una prestazione da 15 punti col 6/21 dal campo (19 punti col 29.7% dal campo nelle ultime 4 partite) e col -25 di plus/minus. Cade anche il totem Al Horford, autore di soli 9 punti e 7 rimbalzi in 36’, stremato dalla difesa su Antetokounmpo. I 14 punti di Jayson Tatum e i Marcus Morris non bastano alla causa di Boston, rimasta realmente in partita solo nei primi 12 minuti. Brad Stevens, nel post match, fa da parafulmine: “Non abbiamo lottato come i nostri avversari. È questa la cosa che mi fa più male. Ho fatto un bruttissimo lavoro”.
LA PARTITA –Le motivazioni fanno dai carburante per i Bucks, sin dall’avvio. Dopo soli 7’ i punti di Antetokounmpo e Ilyasova regalano la doppia cifra di vantaggio (18-7) che mette in allarme Boston. A suonare la sveglia ci pensa Morris, che corona un break di 12-1 che riporta i verdi sul 19 pari. I padroni di casa, però, rispondono con un parziale di 14-2 nel 2° quarto che li riporta sul 33-21. Vantaggio che tiene fino al 52-39 dell’intervallo. Bledsoe e Middleton inaugurano la terza frazione coi canestri per il 59-43 che mette i Bucks in pieno controllo mentre Giannis realizza l’80-62 che fa tremare gli avversari. I Celtics non trovano la reazione negli ultimi 12’. A far calare il sipario ci pensa la tripla di Bledsoe, che scrive 91-68 sul tabellone a 8’50” dalla sirena finale. Quando Milwaukee inizia a sentire l’odore di finali di conference.
Milwaukee: Antetokounmpo 20 (8/12, 0/2 da 3, 4/5 tl), Middleton 19, Bledsoe 18. Rimbalzi: Mirotic 11. Assist: Antetokounmpo 8
Boston: Irving 15 (5/14, 1/7 da 3, 2/2 tl), Tatum 14, Morris 14. Rimbalzi: Morris 11. Assist: Horford 6 FONTE:GAZZETTA.IT