Il centravanti grande protagonista nel primo turno dei playoff: 14 gol in 18 gare nel girone di ritorno. Veniva dal fallimento del Cesena, alla Spal non giocava, poi…
E quindi il Cittadella conquista le semifinali dei playoff di Serie B. Il piccolo Cittadella, in realtà una presenza fissa del campionato, visto che è il terzo anno di fila che si gioca la Serie A agli spareggi. La domanda comincia a girare: con il Chievo retrocesso e in disgrazia anche dal punto di vista economico, in caso di promozione la squadra di Venturato potrebbe essere la nuova favola del calcio italiano? Il miracolo del Nordest? Loro, i dirigenti di una società con i bilanci in ordine che non ha mai fatto il passo più lungo della gamba, vi risponderebbero che i miracoli sono una cosa seria, meglio lasciarli perdere. Questi risultati sono il frutto di lavoro e programmazione e di una crescita costante. Appunto come è successo al Chievo.
COL BENEVENTO In attesa di Verona-Perugia di stasera (ore 20.45), secondo turno preliminare, martedì si giocherà Cittadella-Benevento, andata delle semifinali. La partita vinta 2-1 a La Spezia è già in archivio, come la doppietta di Gabriele Moncini, indiscusso valore aggiunto di Venturato. La sua storia è ai limite dell’incredibile: è arrivato in gennaio in prestito dalla Spal dopo un girone d’andata fallimentare (solo 7 minuti in campo, contro l’Inter), il salto di categoria verso il basso l’ha trasformato: col Cittadella ha segnato 14 gol in 18 partite, tra campionato e playoff. Una media pazzesca. Alla Spal era un centravanti di prospettiva (si era svincolato dopo il fallimento del Cesena), il quinto attaccante dopo Petagna, Antenucci, Floccari e Paloschi. Al piccolo Cittadella è diventato grande. E i gol contro lo Spezia avrebbero potuto essere addirittura tre se la Var, al debutto nei playoff, non gli avesse annullato la rete dell’1-3. Un momento storico per la B. E a Moncini, 23 anni, è andata bene lo stesso. FONTE:GAZZETTA.IT