Partita tiratissima ma alla fine una sfortunata deviazione del brasiliano su cross di Scozzarella costa la quinta sconfitta di fila per la squadra di Montella che per salvarsi dovrà almeno pareggiare in casa col Genoa
È festa al Tardini. Il Parma conquista con una giornata di anticipo la salvezza battendo la Fiorentina in capo a una partita tiratissima. È di Ceravolo il sigillo che vale la prossima serie A. La squadra di Montella, apparsa senza idee e senza grinta, prolunga l’agonia: domenica al Franchi c’è la supersfida contro il Genoa e lì la Viola non deve perdere.
PRIMO TEMPO Il Parma si presenta senza Inglese, che si è infortunato nell’ultimo allenamento, e con Gervinho capitano. Ed è proprio l’ivoriano, dopo una pericolosa incursione di Chiesa innescata da un errore di Sprocati, a sfiorare il vantaggio: tiro deviato che va a baciare il palo (minuto 9). La Fiorentina palleggia, ma sempre a ritmo piuttosto lento, e i centrocampisti emiliani riescono ad arginare le iniziative viola. Simeone si muove molto, però non azzanna (tiro fuori al 38’, mancato intervento sotto porta al 43’ e altra conclusione alta al 45’). Prima è invece la squadra di D’Aversa a sfiorare il gol con Gagliolo che inzucca da azione d’angolo e colpisce la traversa.
SECONDO TEMPO Il Parma, in avvio di ripresa, perde anche Gervinho e allora sembra proprio che non ci sia nulla da fare. La Fiorentina spinge e sfiora il gol con Chiesa (Sepe devia sul palo) e con Benassi. La paura s’impossessa del Tardini. Kucka prova a scuotere i compagni: colpo di testa salvato sulla linea da Benassi. Ma gli emiliani faticano tremendamente a risalire la corrente. Milenkovic ciabatta sul palo una conclusione molto facile (33’). Ma è il Parma, con la forza della disperazione, a prendersi la gloria: punizione di Scozzarella in area, tutti a saltare, c’è un rimpallo, l’ultimo tocco è di Gerson che spiazza Lafont impossibilitato a intervenire. È il gol della salvezza. Il resto sono minuti di sofferenza per i tifosi emiliani e inutili tentativi della Viola che mai impensierisce Sepe.FONTE:GAZZETTA.IT