I toscani dominano per 30’ e passano con Acquah, subiscono la reazione granata fino al pareggio di Iago, ma poi dilagano con Brighi, Di Lorenzo e Caputo
Se il campionato finisse oggi, l’Empoli sarebbe salvo. I toscani schiacciano un Toro per lunghi tratti irriconoscibile, spingendolo fuori dalla corsa per l’Europa (se il Milan alle 18 batterà il Frosinone, il Toro sarà matematicamente fuori dalle coppe). Finisce quattro a uno per gli azzurri di Toscana che rifilano ai granata il peggior passivo del suo campionato. La squadra di Mazzarri crolla sotto i colpi di Di Lorenzo, di Caputo e degli ex Acquah e Brighi. Il pari momentaneo di Iago Falque è solo un’illusione, in una domenica per Mazzarri e i suoi da incubo.
EMPOLI TRAVOLGENTE Il pari, al sabato, del Genoa ha caricato a mille questo Empoli, che sogna la grande impresa (sarebbe salvo in caso di vittoria sia con il Toro che domenica prossima in casa dell’Inter). E si vede: la squadra di Andreazzoli gioca una prima mezz’ora di intensità e convinzione, spesso pericoloso in contropiede con Farias (come dopo sette minuti: Izzo riesce nel tentativo di salvare in scivolata, con la palla che gli sbatte sulla schiena) e favorito dagli svarioni difensivi, soprattutto sul proprio centro sinistra, del Torino. Già, il Toro. Accompagnato in Toscana dall’entusiasmo di quattromila tifosi, e con la caccia all’Europa tutta aperta, ci si aspettava un Toro molto più determinato in avvio. E invece la squadra di Mazzarri parte al piccolo trotto, con ritmi troppo bassi per poter davvero incidere sulla gara. E con il peccato, grave, di commettere qualche errore di troppo.
DISASTRO AINA Se l’Empoli gioca un calcio ordinato e frizzante, una grande mano gliela porge la domenica da incubo di Aina. L’esterno nigeriano sostituisce l’infortunato Ansaldi sulla sinistra, e commette a ripetizione una serie di svarioni, fino a quello più grave che offre il gol del vantaggio ad Acquah. Il primo inciampo arriva dopo undici minuti: ad Aina non riesce un controllo agevole a centrocampo, innescando la ripartenza di Farias. Sirigu è costretto ad una delle sue più belle parate. Ancora Farias (al 24’) impegna Sirigu rasoterra, ma in questa circostanza Aina non ha colpe. Ce le ha, e come, sul vantaggio empolese: il nigeriano sbaglia un passaggio semplice davanti alla propria area riconsegnando la palla a Pajac. Il resto è l’assist per Acquah, che ringrazia con il più classico dei gol dell’ex.
BELOTTI SUL PALO Colpito al cuore, il Toro inizia a giocare dopo la mezz’ora trascinato dalla grinta di Belotti e dagli assist di De Silvestri. Proprio da un traversone di “Lollo” nasce al 35’ l’acrobazia di Belotti che calcia al volo di sinistro: Dragowski è super nell’intervento. Trenta secondi dopo ancora sull’asse De Silvestri-Belotti arriva il colpo di testa secco e potente del Gallo sui tabelloni e di poco a lato. A due minuti dall’intervallo, l’occasione più ghiotta dei granata: dagli sviluppi di un angolo, Belotti schiaccia ancora di testa colpendo prima il palo pieno e dopo la gamba di Traoré che salva sulla linea.
I 4 MINUTI DI IAGO Dopo il gol sembrerebbe tutto un altro Toro, e l’illusione arriva nei primi minuti della ripresa. L’ingresso di Iago dopo otto minuti del secondo tempo (al posto di un disastroso Aina) sembra cambiare il volto dei granata. Mazzarri ridisegna i suoi con un 4-3-3, con De Silvestri e Izzo sulle fasce, Baselli in regia, Berenguer e Iago esterni al servizio di Belotti. Il Toro alza i ritmi. Falque entra subito in partita e impiega quattro minuti per metterci la firma, indovinando un tiro perfetto (servito da Belotti) che riporta il punteggio sulla parità: quinto centro in campionato per il galiziano che non segnava dal 23 febbraio. L’uno a uno non accontenta nessuno, così due minuti dopo Traoré sbaglia un interessante contropiede, mentre la conclusione potente del sorpasso di Rincon è strozzata da un miracoloso Dragowski (17’). Si gioca ora a viso aperto.
CHI ENTRA SEGNA E quando il Toro dà l’impressione di poterla anche vincere, l’Empoli ricomincia a correre e rulla i granata. La regola sembra essere che chi entra segna. Andreazzoli getta nella mischia Matteo Brighi che, un minuto dopo essere entrato, si trova subito al momento giusto nel posto giusto. Al 19’ Sirigu fa un miracolo sul diagonale di Farias, ma deve arrendersi sulla successiva conclusione di Brighi: il Toro incassa un altro gol da un ex, proprio come accaduto nel primo tempo con Acquah. Tornato sotto, Mazzarri si gioca la carta Zaza (per Meité) passando a un Toro super offensivo con il 4-2-4: Iago, Zaza, Belotti e Berenguer tutti dentro. Più che il Toro, è però l’Empoli a dilagare: è il 25’ quando Pajac pesca Di Lorenzo solo nell’area granata che timbra il tre a uno. Un minuto dopo è ancora Sirigu ad evitare il tracollo su Traoré. Il Toro piano piano si arrende, ricomincia a commettere una sfilza di errori, e al 44’ arriva anche il 4-1 di Caputo. La festa è tutta dell’Empoli. Che ora nella salvezza ci crede.FONTE:GAZZETTA.IT