Il suo progetto era quello di scalare le 14 montagne più alte della Terra in 7 mesi, in questa primavera è già arrivato alla sesta
Aveva detto di voler salire 6 Montagne da Ottomila in questa primavera, per poter riuscire poi a salirli tutti (sono 14) in 7 mesi, e Nirmal Purja oggi ha portato a compimento questa prima parte del suo progetto che sembrava folle e che invece ora appare possibile. Ecco i 26 giorni di fuoco in cui il gurkha nepalese (da poco in “pensione” dal famoso corpo militare, prende il nome dal guru-guerriero hindu dell’VIII secolo Gorakhnath) non ha soltanto stabilito record che resteranno comunque nella storia delle scalate himalaiane.
Si può storcere il naso su questo tipo di alpinismo ma non si può non riconoscere che Nirma Purja ha aperto una nuova frontiera.
28 aprile: Annapurna, salito aprendo la via e mettendo le corde fisse insieme alla sua squadra di sherpa. In discesa Nims si ferma a campo 4, pronto ad andare a soccorrere Wui Kin Chin (Malaysia), a quota 7500. Poi scende per il mancato rifornimento di bombole vanamente richieste.
Dopo l’arrivo al campo base lui e i suoi sherpa sono elitrasportati in long line a campo 3 e riescono a raggiungere il disperso e a portarlo fino a c3, da dove viene evacuato (morirà in ospedale diversi giorni dopo).
12 maggio: Dhaulagiri, salito nonostante i forti venti, aprendo la via e senza usare le bombole.
16 maggio: Kangchenjunga. In discesa Nims e i suoi sherpa si fermano a quota 8450 per soccorrere uno scalatore indiano, Biplap Baidya, gli danno il loro ossigeno e lo fanno scendere. A quota 8300 trovano un altro indiano incapace di muoversi, Kuntal Karar.
Anche a lui danno l’ossigeno, ma le bombole si esauriscono e non arrivano i rinforzi e rifornimenti richiesti e promessi. I due scalatori indiani vengono trasportati ancora per qualche metro ma gli sherpa di Nims accusano principi di congelamento e scendono a c4. Resta solo Dawa con Nims a proseguire il soccorso. Ma non possono salvare i due sfortunati scalatori indiani.
22 maggio: Everest, cima raggiunta alle 5.30.
22 maggio: Lhotse, cima raggiunta alle 15.45. 24 maggio: Makalu, cima raggiunta alle 6.00.
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