Matteo al 2° turno con un successo in 4 set.Thomas eliminato in 3 set da Cilic. Roger spazza via Lorenzo, Ceck va 2-0 poi crolla con Mahut
Matteo Berrettini, 23 anni e numero 32 del mondo, è il primo azzurro a passare il turno al Roland Garros 2019. Il campione romano ha vinto in rimonta sullo spagnolo Pablo Andujar, piegato per 6-7 6-4 6-4 6-2 in 3 ore e 28 minuti. Avvio complicato per Berrettini, un po’ troppo rigido e non a suo agio con le parabole da pallettaro di Andujar. Subito break per lo spagnolo per il 2-0 e solo il doppio fallo di Andujar restituiva il break a Berrettini per il 3 pari. Lo spagnolo continuava a spingere sul rovescio dell’azzurro che perdeva inesorabilmente campo; con un nuovo break, per il 5-4, Andujar arrivava a servire per il set, ma era bravo Matteo a rientrare immediatamente in partita e a costringere il rivale al tie break. Qui però lo spagnolo saliva in cattedra prepotentemente e si aggiudicava il gioco decisivo dominandolo per 7 punti a 3. Ma dall’inizio del secondo set, il gioco di Berrettini diventava di colpo più solido. Il romano smetteva di sbagliare con il rovescio aumentando anche la frequenza dei punti ottenuti con il servizio. Con il break sull’1-1 del secondo set si portava a casa la seconda frazione per 6-4 e poi con un altro break, molto più delicato, sul 4 pari del terzo set, saliva avanti 2 set a 1. A questo punto, la carica nervosa dello spagnolo si esauriva e l’azzurro volava avanti 5-1 al quarto. L’ultimo momento critico sul 5-2 quando Berrettini ha salvato due palle break prima di chiudere al secondo match point con un ace. “Per tutta la partita – ha dichiarato Matteo Berrettini in conferenza stampa – mi sono sentito in difficoltà, non è stato semplice. Poi grazie al servizio e al dritto sono riuscito a ribaltare la situazione. Essere competitivo e vincere quando le cose non vanno bene è il sintomo che sono sulla strada giusta. Non è il tennis nudo a crudo a fare la differenza, ma l’approccio e l’attitudine mentale. Il resto viene di conseguenza. Mi dispiace per Cecchinato, aveva tante aspettative ma il tennis è strano. Lo scorso anno non si sarebbe mai aspettato di arrivare in semifinale e quest’anno invece non pensava certo di uscire al primo turno. A vedere Sonego sul centrale invece mi sono emozionato. Giocare contro Federer in uno stadio del genere deve essere il massimo”. Al secondo turno Berrettini è atteso dal norvegese Casper Ruud che ha piegato per 6-2 7-6 6-0 il lettone Ernests Gulbis.
FABBIANO OUT Il primo degli undici italiani in gara al Roland Garros a concludere la fatica di primo turno è stato Thomas Fabbiano, battuto sul Suzanne Lenglen dall’ex top 10 Marin Cilic (6-3 7-5 6-1 lo score in favore del croato). L’azzurro ha avuto vita difficile contro i potenti colpi a rimbalzo di Cilic, veloce a conquistare il primo break già nel terzo game dell’incontro. Con la pazienza, la tenacia e la furbizia che lo contraddistingue, Fabbiano è stato abile a rientrare subito in partita sul 3 pari, ma ha inesorabilmente subito la pressione di Cilic che ha nuovamente allungato e chiuso il primo set per 6-3 al sesto set point dopo una strenua difesa di Fabbiano. I servizi hanno dominato le fasi iniziali del secondo set, poi l’azzurro ha dato il meglio giocando per lunghi tratti all’altezza del suo illustre collega, vincitore nel 2014 dell’Open degli Stati Uniti. Fabbiano, muovendosi come un felino, ha tenuto per il 3 pari un game interminabile di 14 punti (con una palla break annullata) e poi sul 4 pari ha strappato la battuta a Cilic andando a servire per il set. Ma ancora una volta Fabbiano è mancato nel momento decisivo permettendo a Cilic di rientrare in corsa per il secondo set che Cilic ha fatto suo per 7-5 strappando due turni consecutivi all’azzurro che ha fallito una palla per arrampicarsi al tie break. Poi, dopo il break subito in apertura di terzo set, Cilic ha ripreso a martellare infilando gli ultimi 6 game di un incontro chiuso in 2 ore e 10 minuti.
SONEGO OUT C’era il tutto esaurito (quasi 15 mila spettatori) nel nuovo centrale del Roland Garros per salutare il ritorno di Roger Federer a Parigi. E lo svizzero, con la solita classe che lo contraddistingue, ha ripagato tutti i tifosi con un match impeccabile superando in tre set (un’ora e 41 minuti di gioco) il nostro Lorenzo Sonego, finito ko per 6-2 6-4 6-4. Avvio tutto per lo svizzero che si è portato avanti 4-0 vincendo tutti i molto lottati a testimonianza della buona vena del piemontese. Federer è filato liscio fino al 6-2 4-0, poi sul 4-1 del secondo set c’è stato l’unico momento delicato di tutto il match quando, dopo aver recuperato da 0-40 e salvato 3 palle break, ha commesso un brutto doppio fallo concedendo al piemontese la possibilità di recuperare uno dei due break. Sonego ha preso coraggio, ha retto per tutto il terzo set fino al 4 pari, poi Federer ha piazzato l’ultimo break dell’incontro tenendo poi facilmente a 15 l’ultimo turno di battuta. Alla fine sul tabellino di Federer sono finiti 5 ace, il 74% di prime con una realizzazione dell’85%, una sola palla break ceduta in tutto l’incontro, 36 punti vincenti, 15 errori gratuiti e 25 punti su 30 discese a rete. “Non è stato facile – ha dichiarato Sonego a fine incontro – entrare in partita contro Federer. Era atteso e non voleva deludere. Ma poi quando ci sono entrato, verso la metà del secondo set, ci sono rimasto fino alla fine. All’inizio non giocavo bene, poi però sono migliorato ma lui era già molto avanti nel punteggio. Ho sempre sperato di fargli il break, di strappargli un set per vedere cosa succedeva, ma non ci sono riuscito”. Per Federer, che non vinceva un match a Parigi dagli ottavi di finale del 2015 quando superò in quattro set Gael Monfils prima di prendere una sveglia da Stanislas Wawrinka, è la 66esima partita vinta a Parigi, la 343esima negli Slam. Al secondo turno Federer è atteso dal lucky loser tedesco Oscar Otte che al primo turno ha superato per 6-3 6-1 4-6 6-0 il tunisino Malek Jaziri.
CECK Ha deluso invece Marco Cecchinato, semifinalista lo scorso anno dopo la clamorosa vittoria su Novak Djokovic. Il siciliano si è fatto recuperare due set e battere al quinto dal 37enne Nicolas Mahut che, oltre ad essere passato alla storia per il famoso match perso 70-68 contro John Inser a Wimbledon 2010, diventa il primo giocatore a vincere un match di singolare maschile sul nuovo campo intitolato alla francese Simonne Mathieu: 2-6 6-7 6-4 6-2 6-4 lo score per il transalpino. Cecchinato ha dominato il primo parziale con un doppio break (sull’1-0 e sul 5-2), poi dopo un secondo set senza break e chisuo al tie break per 8 punti a 6, l’azzurro si è sciolto, giocando corto e senza troppa convinzione. Indietro 5-3 al terzo, Cecchinato ha annullato tre set point a Mahut, ma poi sul 5-4 ha perso nuovamente la battuta. Scarico e molto falloso, il siciliano è andato sotto 4-1 al quarto senza riemergere. Nel quinto ha retto fino al 4-5, poi quando ha dovuto servire per rimanere nel match, è andato sotto 0-40 cedendo al secondo match point. Con questa sconfitta Cecchinato esce dai primi 30 del mondo perdendo di botto i 720 punti conquistati con la semifinale dello scorso anno. “Finalmente non ho più punti da difendere” sono state le parole con cui Marco Cecchinato ha chiuso una conferenza stampa dai toni cupi. “E’ difficile parlare del match di oggi. Sono triste e sconsolato. C’è tanta delusione per come è andata, ero avanti 2 set e alla fine ho perso. Voglio prendermi dei giorni di pausa, poi penserò di nuovo ad allenarmi per bene e tornare concentrato come devo esserlo per appuntamenti del genere. Il calendario ora prevede solo tornei su erba e giocherò il Queen, Eastbourne e Wimbledon da numero 40 del mondo senza che sia un dramma”. FONTE:GAZZETTA.IT