Le Bleus si impongono 4-0 sulle asiatiche con la doppietta del difensore e i gol di Le Sommer e di Henry
Meglio non poteva cominciare, la Francia. Con una goleada che, senza nulla togliere alle ragazze della Diacre, magari non offre chiare indicazioni in prospettiva, vista la disarmante inferiorità della Corea del Sud, ma di sicuro fa bene psicologicamente. Se non altro per togliersi di dosso la tensione delle candidate al trionfo. Quasi un obbligo, un po’ come lo fu per la Francia di Zidane che portò i Bleus e tutto un Paese sulla vetta del Mondo, 21 anni fa. Lo stesso si aspetta oggi delle “Bleues”. In ogni caso, il 4-0 finale rispecchia il contenuto di qualità offerto da capitana Henry e compagne.
BRIO Dire che il primo tempo va a senso unico è un eufemismo. La Francia, schierata con il collaudato 4-2-3-1 e un blocco di ben 7 giocatrici del Lione, che dal 2011 ha vinto sei Champions, non concede alcuna speranza alla Corea del Sud. Squadra, quella di c.t. Yoon, che partecipò facendosi pure espellere a Italia ’90, non fa che subire. Così il velleitario 4-3-3 di partenza si ripiega in un’ammucchiata difensiva. Che le francesi smontano con brio, velocità, cambi di ritmo e di fascia, e una disinvoltura tecnica, esaltata dai limiti delle asiatiche. Il vantaggio arriva dopo 9′ e tre occasioni mancate. È l’elegante Henry che intercetta sulla trequarti esterna, semina le due avversarie di fascia destra e dal fondo crossa basso, con cura, per Le Sommer. La bomber va a colpo sicuro e di prima mette sotto la traversa. Per la punta del Lione è il 75/o gol in nazionale.
MORSA È pure il primo sigillo di un Mondiale che la Francia di c.t. Diacre, in pantaloni pure lei, vuole vivere da protagonista e divertendosi. Come dimostra il primo gol di un Mondiale femminile annullato dalla Var al 27′: una bella girata al volo della centrale Mbock. Su torre della collega di reparto Renard che si vendica al 35′ svettando in area su corner di Thiney, da destra, facendo valere i suoi 185 cm, tra avversarie comunque blande in marcatura. E a nulla serve il raduno a centro area delle coreane per cercare di reagire. Le “Bleues” non mollano la presa e triplicano, spinte anche dalle ola dei 45.261 spettatori del Parco dei Principi, con tasso femminile più elevato rispetto alla media. Il gol lo firma ancora Renard che stacca di nuovo in area, ancora su Hwang, su corner stavolta da sinistra di Majiri (47′). Il bilancio del primo tempo è inappellabile: tre gol e ben sedici tiri a zero. Non pervenuta Ji, la stellina del Chelsea, neutralizzata dalla morsa di Bussaglia e Henry.
ORIZZONTE La ripresa viene gestita in economia dalle francesi. E la Corea si affaccia per il primo tiro al 24′, un destro alto di Kang. Ci prova anche M. Lee al 32′, ma mette a lato il diagonale, a tu per tu con Bouhaddi. Che para anche su H. Kim (38′). Tre guizzi per l’onore, subito soffocati dallo splendido destro a girare di Henry che dal limite scarica il destro a girare. Il primo, al 12′ p.t., era finito a lato di un soffio. Questo entra e chiude la partita (41′). La Francia mercoledì se la vede con la Norvegia, avversario più tosto, che il Mondiale lo ha vinto nel 1995. Ma quest’anno non può contare sul Pallone d’oro Hegerberg, del Lione, che ha rinunciato al torneo per protestare contro la disparità di trattamento economico imposto dalla sua federazione. Gli ottavi sono già all’orizzonte per le francesi. FONTE:GAZZETTA.IT