La società ha ufficializzato prima l’addio con l’ormai ex d.s. Henrique e dopo il ritorno dell’ex dirigente del Milan
Era solo una questione di ore. Adesso il Psg ha ufficializzato il ritorno di Leonardo come direttore sportivo. “Sono estremamente entusiasta di tornare di nuovo al Paris Saint-Germain” ha detto Leonardo dopo aver firmato il contratto. “Questo club ha contato così tanto nella mia carriera calcistica e nella mia vita. Torno a Parigi con grande entusiasmo ed energia per far parte di questo club per il quale nutro un profondo rispetto” ha concluso. L’ex Milan dovrà rilanciare il progetto Psg, arenatosi dopo una stagione deludente. E costata il posto all’ormai ex d.s. Henrique.
EQUILIBRI Il portoghese ieri ha sottoscritto l’accordo di uscita dopo aver trovato un terreno d’intesa economico. Oggi ha lasciato ufficialmente l’incarico, dopo aver ricevuto i ringraziamenti dalla società. Leo intanto si era già messo all’opera. Ieri è stato intercettato dopo un incontro con Thiago Motta, ex allenatore dell’under 19 parigina cui potrebbe essere affidato un nuovo incarico nell’area tecnica. Da oggi però l’ex dirigente del Milan deve focalizzarsi anche sul mercato. De Ligt potrebbe diventare il primo acquisto, ma nel taccuino c’è anche il nome di Barella per rinforzare un centrocampo dove potrebbe tornare in auge Rabiot, in scadenza a fine mese.
FRIZIONI Sullo sfondo rimangono vari potenziali obiettivi, da Donnarumma a Insigne, ma in realtà il Psg fa i conti con una busta complessiva di 120 milioni, cui potrebbero aggiungersi plusvalenze. Anche se le prime cessioni sono destinate al riordino dei conti per non correre rischi con il fair-play finanziario. Per questo è quasi finalizzata la cessione di Weah al Lilla per una decina di milioni, ed è ufficializzata quella di Diaby al Bayer Leverkusen (15 milioni, più il 20% alla rivendita). Poi servirà instaurare un clima di lavoro più proficuo in spogliatoio, dove la leadership di Tuchel è indebolita anche dalle frizioni tra clan. E Leo deve pure rilanciare Neymar, in caduta libera per valore, dopo due annate poco produttive tra scandali, infortuni e squalifiche. Il nuovo Psg sarà comunque giudicato sul percorso in Champions. Con l’obbligo di andare almeno ai quarti. FONTE:GAZZETTA.IT