Jorge al 2° giro cade e ne elimina altri tre (fra cui Dovizioso e Rossi) e spiana la strada al compagno, che trionfa su Quartararo e Petrucci e allunga nel mondiale
Se non fosse per i suoi risvolti drammatici, a livello sportivo, potrebbe essere considerato un diabolico gioco di squadra in casa Honda. Lorenzo al 2° giro fa uno strike micidiale alla curva 10 in cui elimina se stesso, Viñales, Dovizioso e Rossi, falcidiando così il gruppo e lasciando strada libera al compagno Marquez. Che ringrazia e al Montmelò si invola fino a cogliere il quarto successo stagionale. Conquistato davanti a Quartararo, primo podio in carriera in MotoGP, e Petrucci, che si conferma ad alti livelli dopo la vittoria del Mugello.
TANTA AMAREZZA Una gara di attese difficoltà per la gestione delle gomme si risolve dunque in una passerella, con Marc leader solitario e un trenino alle sue spalle con 4° Rins, 5° Miller, 6° Mir, 7° Pol Espargaro, 8° Nakagami, 9° Rabat e 10° Zarco a chiudere nell’ordine la top-ten nelle posizioni alle spalle del podio. Gara amara anche per Bagnaia, Morbidelli e Crutchlow, tutti caduti con il rimpianto di una bella occasione persa per collezionare punti pesanti. 11° Iannone con l’Aprilia, mentre il compagno Aleix Espargaro deve cedere dopo un contatto in cui si fa male al ginocchio, che verrà sottoposto a esami in ospedale.
GRUPPO SPACCATA L’incidente innescato da Lorenzo, con un errore marchiano, spacca il gruppo, l’armonia del paddock – attese polemiche – e anche il mondiale, con Marc che ora ha 37 punti di margine su Dovizioso, 39 su Rins e 42 su Petrucci. Pagina dolorosa, sia per gli equilibri del mondiale, sia per Lorenzo: il maiorchino, che comunque nel dopo gara è andato a scusarsi, sia nel box Ducati, sia con la Yamaha, stava cercando un difficile riscatto ed è stato tradito dalla smania di strafare.
LA GARA Al via Dovizioso infila Marquez, con Viñales e Lorenzo, scattato benissimo dal 10° posto, a inseguire. Jorge però dopo poche curve crea il caos e a quel punto Marc ha la strada spianata. Con oltre 2″ di vantaggio gestisce il suo margine e la gara vera è alle sue spalle, con Petrucci, Quartararo e Rins a lottare per le restanti posizioni del podio con queste combinazioni di mescole: Marquez hard-soft, Petrucci doppia soft, Rins doppia media e Quartararo soft-media. La Ducati del ternano e la Suzuki dello spagnolo sono le moto più coinvolte nel duello diretto, con staccate, carenate e chiusura assortite. Una di queste, a 7 giri dalla fine, manda Rins lungo alla prima curva e fuori dai giochi per il podio. Ne approfitta, Quartararo, secondo, che nei giri finali cerca di assottigliare il gap con Marquez. La sua, però, resta una missione impossibile: Marquez gestisce e sorride. È l’unico che può farlo dopo questa gara, forse cruciale per il campionato. FONTE:GAZZETTA.IT