L’Italia domina ma non segna e viene punita in una delle rare sortite degli avversari. Palo di Pellegrini. Ora bisogna battere il Belgio e sperare
La maledizione della seconda partita colpisce ancora. E adesso si fa davvero dura. La possibilità di staccare già il pass per le semifinali – con annesso biglietto per l’Olimpiade di Tokyo 2020 – va in fumo in una serata amara e sotto il colpo letale di Bielik, che lancia la Polonia prima a punteggio pieno con una gara ancora da giocare. Non tutto è perduto, certo. Ma si fa durissima. Sabato bisognerà tifare Spagna, ma non troppo. Perché una goleada spagnola manderebbe i ragazzi di De La Fuente avanti per differenza reti negli scontri diretti. Tutti calcoli complicati, ora serve ritrovare l’energia e battere il Belgio. Poi si vedrà
PUNITI AL PRIMO AFFONDO L’entusiasmo è alle stelle e Chiesa alla prima giocata incendia il Dall’Ara con un destro a giro dal limite che esce di pochissimo. Al grido di “Italia, Italia” i ragazzi di Di Biagio stazionano costantemente nella metà campo polacca, ma in mezzo c’è traffico e dalle fasce non arrivano cross puliti. La Polonia si affaccia intorno all’11’ con un tiro di Bielik deviato in angolo. L’occasionissima azzurra arriva al 27′: il cross di Adjapong viene sporcato in area e finisce a Chiesa, controllo e conclusione potente su cui Grabara mura con coraggio. Quattro minuti dopo Mandragora fallisce un rigore in movimento su altra invenzione di Chiesa. Poi è Mancini (33′) a far gridare il Dall’Ara, ma il colpo di testa dà solo l’illusione del gol. L’Italia sembra in controllo, ma fatica a trovare l’ultimo passaggio. E al 40′ arriva la doccia gelata: Kownacki su punizione centra la barriera, la palla arriva a Bielik che al volo di sinistro sorprende Meret. Polonia avanti al primo tiro in porta. L’Italia reagisce di orgoglio trovando subito il pari con Orsolini, ma la Var annulla per fuorigioco.
A TESTA BASSA Nella ripresa Di Biagio lancia subito Kean per Orsolini (problema alla spalla?) senza mutare però sistema e atteggiamento tattico. Al 6′ Pellegrini gira al volo dopo sponda acrobatica di Cutrone, spedendo alto, e un minuto dopo Chiesa al volo chiama Grabara al miracolo. Inizia così l’arrembaggio azzurro e dal corner Bastoni ha la palla buona ma viene murato. Di Biagio cerca ordine e inserisce Tonali per capitan Mandragora e al 18′ il giocatore del Brescia calcia alto da fuori. Al 20′ momento di panico, con Kownacki che mette a sedere Bastoni ma poi grazia Meret calciando debolmente. L’Italia ci prova a testa bassa e Kean è l’uomo che rianima il Dall’Ara con un paio di spunti in fascia, ma la scossa arriva con un palo clamoroso di Pellegrini alla mezzora e subito dopo Cutrone invoca invano un rigore. L’attaccante del Milan prova a scuotersi ma servito da Kean (32′) gira ancora fuori misura.
ASSALTO STERILE Di Biagio si gioca anche la carta Zaniolo per il forcing finale, ma il tentativo e vano e il talento della Roma becca pure un’ammonizione che lo costringerà a saltare il Belgio per squalifica. Una gara che adesso ha il sapore della disperazione, perché vincere potrebbe non bastare anche se è l’unico modo per sperare ancora nelle semifinali. FONTE:GAZZETTA.IT