Celeste sfortunata: la Var annulla per fuorigioco le reti di Cavani e del Pistolero e al 90’ è 0-0. Ai tiri dal dischetto Gallese gela la punta del Barça
Tanta pioggia, equilibrio, occasioni con il contagocce e l’ormai immancabile intervento decisivo della Var, protagonista anche nell’ultimo quarto di finale tra Uruguay e Perù. I due gol annullati alla Celeste nella ripresa e i grossolani errori sotto porta di Cavani hanno reso inevitabili i calci di rigore dopo lo 0-0 dei 97’ regolamentari, esattamente come accaduto negli altri due quarti di finale tra Brasile e Paraguay e tra Cile e Colombia. Alla fine, a sorridere dagli undici metri è il Perù, che vola in semifinale per la terza volta nelle ultime quattro edizioni e affronterà il Cile. Clamorosa la beffa per l’Uruguay, che paga l’errore dagli undici metri di Suarez al primo dei cinque rigori calciati. Curioso che l’unica squadra in grado di segnare durante i tempi regolamentari nei quarti di finale sia stata l’Argentina, a lungo criticata per la manca di gioco e l’inconsistenza offensiva
CAVANI SPUNTATO Sarà stata la pioggia battente o la tensione per la posta in palio, fatto sta che ha prevalso la prudenza da ambo le parti con schieramenti molto bassi nei primi 45’. Leggermente meglio il Perù in fase di possesso, ma gli unici brividi in zona gol li ha regalati l’Uruguay grazie a precisi lanci di Bentancur e ai lampi di De Arrascaeta, protagonista di due ghiotti assist malamente sprecati da Cavani. L’imprecisione del Matador ha penalizzato a lungo una Celeste che, pur andando al piccolo trotto e sbagliando molto in fase di appoggio, prima del riposo ha collezionato quattro chiare palle gol, su tutte un clamoroso sinistro sparato alto a porta vuota dall’ex bomber del Napoli (24’). Troppo poca sostanza invece nell’attacco peruviano per impensierire la granitica coppia Godin-Gimenez nonostante la buona intesa tra Cueva e Guerrero, ma la mancanza di Farfan (out per infortunio) si è evidentemente fatta sentire, soprattutto in occasione delle ripartenze.
VAR E RIGORI Stesso discorso dopo l’intervallo, con il Perù più reattivo e intraprendente grazie alla spinta di Carrillo. Troppo bassa invece la Celeste, lenta e inceppata a centrocampo. Tabarez ha provato a correggere i problemi con Torreira al posto di Nandez per cercare di dare più sostanza a un reparto in affanno. Nel frattempo, l’Uruguay è riuscito comunque a sfiorare il vantaggio con un destro angolato di Valverde (46’) e una deviazione sotto porta di Godin (58’) prima che Cavani fallisse un’altra chance davanti a Gallese (61’). Per Suarez e soci è stata anche una questione di millimetri, quelli che hanno portato all’annullamento di due reti (con Cavani e lo stesso Pistolero) per leggeri ma netti fuorigioco segnalati dalla Var. Quando poi è venuta meno la benzina, negli ultimi 15’, l’Uruguay ha tentato gli ultimi assalti con Suarez e Bentancur senza fortuna. Il Perù ha invece dato fondo alle ultime energie serrando la difesa anche con un pizzico di esperienza, utile a far scorrere il tempo fino ai rigori. Lì dove si è consumata l’impresa con l’aiuto di Gallese, decisivo nel parare il primo rigore a Suarez. Flores ha poi chiuso i conti segnando il quinto rigore e scatenando la gioia del tifo peruviano. FONTE:GAZZETTA.IT