Annulla tre match point, va al quinto e supera l’argentino dopo più di 4 ore.
RIVALE PERICOLOSO Matteo Berrettini ce l’ha fatta. L’azzurro centra l’impresa di giungere alla seconda settimana di Wimbledon grazie alla vittoria in rimonta sull’argentino Diego Schwartzman. Il romano salva tre match point (uno sul 5-4 e due sul 6-5 del quarto) e vince 6-7 7-6 4-6 7-6 6-3 in 4 ore e 19 minuti. Dopo la batosta per la sconfitta di Fognini, battuto contro pronostico e tra mille polemiche, dall’americano Tennys Sandgren, l’Italia fa festa con il 23enne romano, autore di una prestazione non eccezionale dal punto di vista del gioco, ma molto solida sul piano delle tenuta fisica e mentale. Un match difficile da interpretare perché l’argentino si muove benissimo, è rapido e sbaglia pochissimo. I primi turni di battuta di Schwartzman vanno via lisci, Berrettini invece fa più fatica a trovare la prima e a reggere lo scambio dal fondo. Sul 5 pari però c’è il guizzo del romano che fa il break con una meravigliosa risposta di rovescio. L’azzurro però non tiene, si fa controbreakkare a 15 e poi cede il tie break a cinque. Nel secondo set non ci sono palle break fino al 4-5. Qui Berrettini manca due set point, Schwartzman tiene un game interminabile di 18 punti, ma l’azzurro domina il tie break per 7 punti a 2. Nel terzo l’argentino torna a dominare gli scambi, a tenere i turni di battuta con più facilità e a sfiorare il break nell’ottavo game. Berrettini si difende, ma capitola nel decimo game; salva due set point ma capitola al quarto. L’inerzia è tutta dalla parte del sudamericano con Berrettini che commette una valanga di errori gratuiti. Sul 4-5 del quarto Berrettini è costretto a fronteggiare un match point che salva con un dritto vincente. Sul 5-6 di match point ce ne sono altri due, questa volta consecutivi: sul primo si salva con il servizio, sul secondo invece è Schwartzman a mettere in corridoio il passante di dritto. Il tie break del quarto va a Berrettini che lo vince per 7 punti a 5 e sullo slancio, dopo aver salvato una palla break, sale rapido 3-0 al quinto. Sul 4-2 il romano salva due palle del contro break e poi chiude al secondo match point quando l’argentino sbaglia l’ultimo rovescio della partita.
NELLA STORIA Berrettini è il quinto giocatore italiano dell’Era Open a raggiungere gli ottavi a Wimbledon dopo Adriano Panatta (quarti nel 1979), Davide Sanguinetti (quarti nel 1998), Gianluca Pozzi (ottavi nel 2000) e Andreas Seppi (ottavi nel 2013). Prima di loro 8 azzurri avevo centrato gli ottavi a Wimbledon: Uberto de Morpurgo nel 1928 (quarti), Giorgio de Stefani nel 1933 (ottavi), Rolando del Bello nel 1949 (ottavi), Gianni Cucelli nel 1949 (ottavi), Fausto Gardini nel 1951 (ottavi), Beppe Merlo nel 1955 (ottavi), Orlando Sirola nel 1959 e 1962 (sempre ottavi) e per cinque volte Nicola Pietrangeli: quarti nel 1955, ottavi nel 1956 e 1958, semifinali nel 1960 e ottavi nel 1965. Con questo successo Berrettini sale virtualmente al numero 18 del mondo (Fognini è 9) e lunedì contenderà a Roger Federer un posto nei quarti. FONTE:GAZZETTA.IT