Debutto europeo stagionale granata contro gli ungheresi nell’andata del secondo turno preliminare: sblocca il Gallo su rigore, raddoppio dell’argentino e nel recupero arriva il tris
Il Toro ritrova l’Europa dopo quattro anni abbondanti d’assenza e lo fa nel migliore dei modi, in grande stile. Nel secondo turno di qualificazione all’Europa League (che i granata giocano al posto della Roma, vista l’esclusione del Milan), la squadra di Mazzarri vince 3-0 ad Alessandria la sfida d’andata col Debrecen, mostrando una chiara superiorità rispetto agli ungheresi. E mostrando anche un bello striscione della “Maratona” in trasferta, con l’incoraggiamento a Sinisa Mihajlovic nella sua lotta contro la leucemia. Il passaggio del turno non è ancora cosa fatta, ma insomma, la pratica è avviata.
GALLO E ANSALDI L’annunciato 3-4-3 granata è in realtà un 3-4-1-2, perché Berenguer si muove alle spalle di Iago e Belotti. È il modo in cui Mazzarri cerca di attaccare il 4-4-2 del Debrecen, che per la verità pare subito tutt’altro che imperforabile. Nei primi 10 minuti il Toro ha già un paio di occasioni con un cross basso di Belotti che attraversa l’area piccola e un sinistro impreciso di Iago. Poi, al 19’, la mossa Berenguer paga i dividendi: suo il lancio che premia il taglio di Belotti, steso in area dal portiere Nad. Rigore. Dal dischetto, il Gallo insacca il suo primo gol europeo. In tribuna il presidente Cairo esulta con la dirigenza al gran completo. E prima dell’intervallo, Nad combina un’altra frittata che vale il raddoppio: Ansaldi scatta sulla sinistra e va sul fondo, ha il tempo di caricare il destro da posizione defilata e trova disattento il portiere sul primo palo. È il 2-0 con cui si va al riposo.
CHIUDE ZAZA La ripresa serve per mettere dentro il terzo gol che ipoteca il discorso qualificazione, ma il tris si fa desiderare fino ai minuti di recupero. Berenguer sfiora la gioia personale in due occasioni (Nad si riscatta parzialmente sulla seconda) senza trovarla. Né va meglio a Baselli quando ha l’occasione di scaricare la conclusione da fuori. Il Debrecen si fa vedere sporadicamente, ma Sirigu non deve mai intervenire. Nel finale dentro Zaza, che non spreca nemmeno un minuto e stacca subito di testa, sfiorando poi il 3-0 anche col sinistro. La ciliegina per Simone arriva a un soffio dal fischio finale, sempre di testa, su sponda aerea di Bremer. Al prossimo turno preliminare, in caso di passaggio del turno, il Torino affronterebbe la vincente di Soligorsk-Esbjerg: i bielorussi hanno sfruttato, a loro volta, il turno casalingo imponendosi all’andata per 2-0. Ma è presto per pensarci. FONTE:GAZZETTA.IT