I gol di Zaza e Izzo chiudono subito il discorso qualificazione, Garba accorcia per il Debrecen, ma Belotti e il baby Millico firmano il poker. Infortunio muscolare per Baselli
Otto e quindici agosto: sono le date della prossima tappa dell’avvicinamento granata ai gironi di Europa League, gli avversari saranno i bielorussi del Soligorsk. Qui a Debrecen gli uomini di Mazzarri si sono liberati agevolmente della squadra ungherese, capitalizzando con un primo tempo all’attacco il triplo vantaggio maturato all’andata. La formazione granata (qui in completo azzurro: è la terza divisa) ha avuto l’atteggiamento giusto per scoraggiare fin dalle prime battute il tentativo degli ungheresi di risalire il pesante svantaggio di Alessandria. E dopo aver incassato la rete della bandiera da parte dei padroni di casa, il Toro ha voluto ribadire la sua superiorità andando a triplicare con una spettacolare combinazione Belotti-Zaza-Belotti chiusa dal capitano che ha potuto colpire in beata solitudine grazie all’assist di tacco del compagno-amico. Insomma, una serata che ha regalato anche bellissime giocate.
LA SCELTA Mazzarri risolve l’unico dubbio della vigilia scegliendo Zaza e non Rincon per sostituire Iago Falque. E l’attaccante al 12’ sfiora subito la rete che avrebbe gelato i quindicimila spettatori (più 350 torinisti) del nuovissimo stadio di Debrecen. Su un allungo di De Silvestri, Zaza si ferma perché è oltre la linea degli avversari ma Belotti, scattato in posizione regolare anticipando l’uscita del portiere, arpiona la sfera e la serve rasoterra in mezzo all’area dove Zaza la colpisce di destro a botta sicura: sulla linea di porta sbuca però la gamba di Kusnyir a sventare il gol.
ZAZA-GOL Ma alla seconda opportunità, Simone fa centro. Ricevuta la sfera da Meité ai venti metri in posizione centrale, manda fuori giri con una finta di corpo il centrale, poi si allarga di un metro per creare lo spazio al sinistro e di interno piede, un po’ a giro, spedisce il pallone sul palo alla destra di Nad, vanamente proteso in tuffo. A questo punto (22’) il Toro può giocare sul velluto: al Debrecen servirebbero cinque reti per passare.
IZZO RADDOPPIA La contesa si chiude virtualmente dieci minuti dopo quando Ansaldi offre a Izzo un assist sotto porta che il difensore-assaltatore capitalizza al meglio con tocco di piede. La reazione degli ungheresi è di pancia e porta Garba e Tozser a insidiare da vicino i pali di Sirigu. Poi capita l’episodio avverso. In un contrasto di gioco a centrocampo Baselli (43’) si fa male alla coscia sinistra. Viene subito fermato e al suo posto entra Tomas Rincon. Per la prossima sfida di coppa Mazzarri dovrebbe recuperare Lukic rimasto a casa per una otite.
SCAZZOTTATA Tra il primo e il secondo gol nasce una scazzottata nel settore ospiti di origine incomprensibile. C’è il sospetto che sia stata generata da qualche ultrà ungherese. Perché all’intervallo, con la polizia già schierata, si accende una scaramuccia tra chi è dentro la curva e un nutrito gruppo di “magliette nere” (la divisa degli ultras del Debrecen) giunti apposta a provocare. Qui la polizia, ricevuti i rinforzi necessari, predispone un doppio cordone di protezione ma agli spettatori italiani viene impedito di lasciare lo stadio.
REAZIONE E NUOVO ALLUNGO L’avvio di ripresa vede una fiammata di orgoglio del Debrecen che libera per due volte un uomo davanti a Sirigu. Nella prima circostanza, l’uscita del portiere serve a murare il tiro in corsa di Trujic (più prodezza del portiere che errore dell’attaccante); nella seconda occasione, però, il gigante nigeriano Haruna Garba incorna di testa in maniera inesorabile. Lo stadio esplode come se fosse il gol qualificazione. Ma poi ci pensa capitan Belotti (sostituito al 75’ dal giovane Millico che così debutta in Europa) a ridare al risultato la dimensione più giusta a rappresentare la differenza registratasi nelle due partite. Proprio il deb Millico cala il poker nel recupero spedendo nella porta sguarnita, di testa, dopo che il portiere aveva respinto su Zaza. Per il diciottenne della Primavera festeggiamenti con “scoppolini” da parte di tutti i compagni sotto la panchina. Mazzarri, finalmente sorridente, approva e partecipa. Una bella serata. FONTE:GAZZETTA.IT