I campioni di Francia, pur senza brillare, vincono 2-0 sul campo del Metz. Ottima prova di Verratti
Senza forzare, senza brillare, ma anche senza il tridente titolare, il Psg raccoglie tre punti a Metz (0-2). Vittoria necessaria per non aggiungere tensioni in un ambiente già sotto pressione per la telenovela Neymar. Il brasiliano non è stato convocato per ragioni di mercato. Mbappé e Cavani sono infortunati. E così la gara l’hanno risolta Di Maria e Choupo-Moting, di nuovo in gol dopo la doppietta di domenica al Tolosa, e ormai capocannoniere del club dell’emiro del Qatar. Anche se, alla fine, pure il tedesco è uscito per una botta al ginocchio.
ESORDI Tuchel sceglie il 4-2-3-1, affidandosi anche a due esordienti: il portiere Bulka, essendo Areola in partenza per il Real Madrid in prestito per fare il vice di Courtois (mentre al Psg arriva Navas); e Aouchiche, un 2002, cresciuto lo scorso anno nell’U19 di Thiago Motta, ormai il più giovane titolare nella storia del Psg (17 anni, 1 mese e 15 giorni: davanti anche a Rabiot). Il Metz, arroccato negli ultimi 30 metri, rallenta il ritmo e riduce gli spazi. Così il vantaggio arriva solo per un fallo in area su Bernat. Dal dischetto Di Maria spiazza Oukidja (11′). Un brivido Bulka lo corre al 15′ su un diagonale di Diallo, ma è Gueye a scheggiare la traversa al 17′. E comunque il Psg raddoppia con Choupo-Moting, di testa su punizione di Verratti (44′), blindando il primo tempo interrotto per un minuto (21′) a causa di uno striscione dai contenuti omofobici. Nella ripresa Di Maria sfiora il raddoppio personale (22′), mentre il Metz inquadra il primo tiro solo al 35′, su punizione di Boulaya. Prima dell’uscita dell’ottimo Verratti, sostituito da Kurzawa (37′), e soprattutto di Choupo-Moting, per un dolore al ginocchio sinistro. Al suo posto il redivivo Jesé, uno dei più grandi flop della storia parigina, che l’ultima gara con il Psg l’aveva giocata il 3 dicembre del 2016, per poi essere prestato a Las Palmas, Stoke e Betis. FONTE:GAZZETTA.IT