Azzurri sotto dopo 11’, poi il Gallo pareggia e nella ripresa mette il piede sul terzo gol. Pellegrini entra e segna subito
E anche l’Armenia è liquidata. Meno facilmente di quanto si potesse immaginare, ma aveva ragione Mancini a temere il primo impegno stagionale contro rivali più avanti fisicamente. Non è stata la solita Italia ma alla fine la tecnica superiore ha avuto la meglio ed è arrivato il quinto successo consecutivo nel gruppo. Protagonisti del 3-1 sono stati Belotti (un gol, un altro “deviato” dal portiere, uno annullato ma regolare), Pellegrini (entrato per Chiesa e decisivo) ed Emerson. Una “mano” è arrivata dall’arbitro tedesco Siebert che, a fine primo tempo, ha sventolato il secondo giallo, eccessivo questo, al litigioso Karapetyan che aveva però segnato il gol del vantaggio armeno. Bene il neo-romanista Mkhitaryan. Adesso Euro 2020 è davvero a un passo, ma in Finlandia saremo senza Verratti che, diffidato, è stato ammonito nell’azione-rissa con Karapetyan: a Tampere spazio per Sensi.
PARTENZA SHOCK Si vede che l’Italia è in ritardo di preparazione, mentre gli armeni partono come ossessi, spesso in dribbling, e non si riesce a fermarli. Su palla persa in attacco da Barella, il peggiore, con la complicità di Chiesa, l’altro flop, riparte un contropiede velocissimo: Barseghyan da destra lancia Karapetyan il cui diagonale è imparabile per Donnarumma dopo 12 minuti. Non è l’Italia di Mancini: Barella sotto ritmo, Chiesa impreciso, Bernardeschi discontinuo finché il c.t. non lo sposta a destra scambiando fascia con Chiesa.
BELOTTI E VERRATTI Per fortuna rallenta il 10 armeno Ghazaryan che, a sinistra del 4-2-3-1, ci aveva fatto girare la testa, mentre crescono Verratti in regia, Belotti ed Emerson. E al 28’ è proprio l’italo-brasiliano, dopo l’ennesima discesa con dribbling, a centrare per il torinista che non sbaglia, 1-1, e tutta un’altra partita. Con gli armeni che cedono e rischiano di subire altri due gol: ma Belotti in un’occasione è frettoloso e in un’altra colpevolmente impreciso. Sarebbe stato il colpo del k.o. perché l’Armenia resta in dieci per l’espulsione del centravanti Karapetyan: non male, peccato abbia pensato troppo a litigare.
ANCORA RIMONTA Come contro la Bosnia, azzurri sotto e poi in rimonta. Ma soffrendo perché l’Armenia in dieci si difende e riparte con contropiede velocissimi con Hoyhannisyan, centometrista prestato al calcio, per nostra fortuna un po’ egoista. Decisiva l’entrata di Pellegrini per Chiesa: il romanista è subito nel vivo, manovra bene, segna il 2-1 di testa, su lancione di Bonucci, sfiora ancora la rete. Il 3-1 ancora di Belotti, con tiro angolato, palo e deviazione del portiere. Il torinista segna di nuovo, ma il guardalinee vede un fuorigioco che non c’è. Ci possiamo accontentare lo stesso. FONTE:GAZZETTA.IT