Benzema trascina i blancos con una doppietta, al Bernabeu è 3-2 sul Levante. Show blaugrana al Camp Nou sul Valencia: a segno Fati, De Jong, Piqué e due volte Suarez
Ricomincia la Liga dopo la pausa per le nazionali e stavolta il Barcellona si presenta al via, dopo la falsa partenza che l’aveva fatto precipitare a -5 dall’Atletico. Lo scivolone di Simeone a San Sebastian apparecchia la tavola per un il -2, che puntualmente diventa realtà nella serata del Camp Nou. Di fronte c’è un avversario importante, il Valencia. Che dà battaglia soprattutto nelle ultime battute del primo tempo, prima di liquefarsi nella ripresa e finire sepolto da un 5-2 pesante, nel primo match dell’era post-Marcelino.
BABY BOOM Aspettando Messi, il Barça vola sulle ali del nuovo fenomeno coltivato in casa. Ansu Fati è ancora protagonista assoluto e, in attesa che la Pulce recuperi dall’infortunio al polpaccio, si prende ribalta e riflettori: dopo il gol al debutto prima ancora di spegnere 17 candeline, la stellina guineana mette la sua firma anche alla prima da titolare al Camp Nou collezionando un gol e un assist (record nella storia della Liga per un 16enne). Contro il Valencia, liquidato con una “manita” in scioltezza, brilla anche il rientrante Suarez, autore di una doppietta in mezz’ora.
CAUTELA Con Messi ancora fermo ai box, Valverde si è affidato ancora una volta ai canterani Perez e Ansu Fati, rafforzando la convinzione di aver trovato in casa due pedine preziose. Solo conferme a centrocampo, dove il trio Arthur-Busquets-De Jong pare già sicuro del posto fisso, anche perché l’olandese non sbaglia una virgola nemmeno in posizione leggermente più avanzata. La percentuale di passaggi riusciti rasenta sempre la perfezione e i suoi inserimenti in zona gol si rivelano preziosi, tanto che è lui a firmare il raddoppio spianando la strada verso il successo. La nota positiva per Valverde, al di là dei tre punti, è il ritorno di un Suarez indemoniato e con il solito fiuto per il gol.
LA NUOVA STELLA Si diceva di Ansu Fati, stellina già con un bagaglio di 2 reti e 1 assist in appena tre presenze (di cui una da titolare). Il guineano ha deliziato anche questa sera, seminando il panico nei primi 40′. Lo show del baby fenomeno è iniziato al 2′ con un perfetto inserimento centrale per il tap-in che ha sbloccato il risultato. Non contento, al 6′ ha confezionato per il destro vincente dell’accorrente De Jong, poi altre tre conclusioni che hanno fatto sospirare il pubblico del Camp Nou definitivamente conquistato dal ragazzino che brilla anche per personalità.
PISTOLERO Il Barça non si è comunque fatto mancare un pizzico di sufficienza e le solite amnesie dietro, al punto da consentire al Valencia di rientrare in partita al 27′ con un lampo di Gameiro. Uno spavento durato tuttavia appena una ventina di minuti, perché la gaffe di Cillessen al 51′ (innocuo destro di Griezmann deviato sul palo e tap-in vincente di Piqué) ha definitivamente steso gli ospiti. Così, complice il rientro del Pistolero, i catalani hanno infierito, perché la voglia dell’uruguaiano ha portato in dote altre due reti che hanno chiuso la goleada sul 5-1, frutto di una strepitosa conclusione al 61′ (un destro dal limite praticamente da fermo) e di un preciso tiro sul primo palo all’82’. Nel recupero Maxi Gomez riduce il passivo, ma il Camp Nou applaude comunque soddisfatto. Di questo passo, Messi può prendersela con calma.
ZIZOU COL BRIVIDO Approfitta del k.o. dell’Atletico anche Zidane, che si porta a -1 dal primo posto. E in attesa di Eden Hazard questo resta il Madrid di Karim Benzema. Il belga ha finalmente debuttato (insieme a Militao) ma il pomeriggio è stato del francese, due gol, un palo e una sentita standing ovation al momento del cambio. La squadra di Zizou ha battuto 3-2 il Levante mostrando grande gioco offensivo, oltre alle 3 reti due pali e grandi interventi del portiere Aitor Fernandez, ma anche le consuete amnesie difensive che hanno permesso alla squadra di Valencia di rimontare dal 3-0 e di sfiorare il pari nel recupero. A Parigi mercoledì il Madrid dovrà mostrare una solidità decisamente superiore.
SUPER KARIM Zidane era senza Bale squalificato, il lungodegente Asensio e gli ultimi infortunati, Modric, Isco e Valverde. Centrocampo da ridisegnare: Zizou ha scelto un 4-2-3-1 con Casemiro e Kroos, Lucas Vazquez, James e Vinicius e Benzema più avanti. Il francese però fa quello che vuole, grazie a una qualità immensa. Se deve far girare i compagni è perfetto. Se deve fare il 9 non ha problemi: salto di testa tra Duarte e Postigo per insaccare il perfetto cross (di sinistro) di Carvajal, partita aperta al 25 e indirizzata al 31’ quando Benzema ha infilato un gran taglio di James nascondendo la palla al frustrato Postigo. Al 40’ il 3-0 di Casemiro, pescato nella casella a centro area di Benzema da un bell’assist, da destra, di Vinicius. Segno della mobilità del Madrid che sullo 0-0 aveva anche preso un palo con Lucas Vazquez.
IL DEBUTTO DI HAZARD Il Madrid nell’intervallo si è rilassato e al 4’ ha preso gol dall’ex Borja Mayoral, che non ha festeggiato. Assist di Clerc. Benzema ha preso il palo, e Zidane, evidentemente sicuro dei suoi, al 60’ ha fatto debuttare Hazard e Militao facendoli entrare per il fondamentale Casemiro e Sergio Ramos. Zizou ha ridisegnato la squadra arretrando Kroos davanti alla difesa, disegnando un tridente offensivo con Vinicius, Benzema e Hazard e dando dietro di loro ampia libertà di movimento per Marcelo e James. Aitor Fernandez è stato spettacolare in almeno tre occasioni e su un angolo il Levante ha segnato ancora con Melero, colpo di testa sul secondo palo con Carvajal distratto. Il Madrid si è intimorito e nel recupero Courtois è dovuto volare su un colpo di testa di Ruben Vezo e poi Morales ha spedito fuori una buona occasione, col Bernabeu nervoso e spazientito. FONTE:GAZZETA.IT