Due legni di Mertens e tante occasioni sprecate per la squadra di Ancelotti, beffata nel finale. Espulso Koulibaly, finisce 0-1
Incredibile, ma vero. Il Napoli rimedia la seconda sconfitta in campionato dopo aver dominato la gara per l’intera durata. Tante le opportunità create, ma non concretizzate, una vecchia abitudine che, stavolta, è costata cara. Il Cagliari ha guadagnato tre punti pesantissimi con l’unico tiro indirizzato verso la porta di Meret: il colpo di testa di Castro ha demolito l’entusiasmo del San Paolo. Adesso è a 9 punti insieme al Napoli che a sua volta è già a meno 6 dall’Inter capolista.
POSSESSO PALLA Altro inedito per Carlo Ancelotti: in campo c’è un’altra formazione diversa. Stavolta, restano fuori Koulibaly e i due centravanti, Llorente e Milik, oltre a Fabian Ruiz a centrocampo. Maran, invece, tiene in panchina Ceppitelli e tiene Klavan e Pisacane su Mertens e Lozano. Il tecnico isolano affida Insigne alla marcatura di Cacciatore, mentre Rog segue Allan in mezzo al campo. Pronti-via e il Cagliari è già dalle parti di Meret con Simeone trovato da Joao Pedro: il portiere lo anticipa in uscita. Il pericolo non scompone il Napoli che tiene il possesso della palla. Zielinski si assume la responsabilità di dare ordine alla manovra, mentre sulla sinistra Mario Rui spinge inseguito da Nandez. Un errore di Ionita in uscita (14’) favorisce la ripartenza di Mertens che indovina il corridoio giusto per liberare al tiro Lozano: il pallone gli viene ribattuto. Ed è lo stesso Ionita (23’) a tentare di sorprendere Meret con una conclusione da lontano che finisce alta, però.
PALLA-GOL Capita, probabilmente, sul piede sbagliato, perché quando Zielinski lancia Mario Rui nel corridoio giusto, solo dinanzi a Olsen il portoghese ha concluso altissimo tra la disperazione del San Paolo. Il gol arriva, ma non è buono, nel senso che Insigne tocca in rete il pallone, ma è in fuorigioco (27’). Resta, comunque, la spettacolarità dell’azione che l’ha portato al tiro. L’ultima opportunità per il Napoli, nel primo tempo, capita nuovamente sui piedi del capitano, imbeccato da un taglio di Mertens: Olsen ne respinge la conclusione ravvicinata (42’).
CATENACCIO Il Cagliari inizia la ripresa schierandosi a difesa di Olsen, lasciando al Napoli trequarti di campo disponibile per pressare. I soli Koulibaly, subentrato a Maksimovic, e Manolas restano qualche metro più dietro. Callejon batte ripetutamente dall’angolo e in tre minuti Olsen deve superarsi per bloccare e respingere i tentativi di testa di Manolas, Koulibaly e Di Lorenzo. Mertens prova l’azione personale, ma il suo destro sbatte sul palo e finisce a lato (20’). Il belga ne centrerà un altro cinque minuti più tardi. Ancelotti, allora, prova il tutto per tutto inserendo Llorente e Milik, ma il Cagliari è un muro dinanzi a Olsen. Lì dietro, difendono tutti e lo fanno in maniera ordinata, senza farsi prendere dalla tensione. La beffa per il Napoli è dietro l’angolo, però. Al 42’ Nandez riparte veloce dopo lo scambio con Joao Pedro, crossa. Sul pallone si avventa il nuovo entrato Castro che di testa batte Meret. Sul San Paolo cala il gelo, mentre Koulibaly viene espulso da Di Bello. FONTE:GAZZETTA.IT