Bianconeri a +1 su Conte, in attesa della gara dei nerazzurri con la Samp. Berisha para alla grande ed evita agli emiliani un passivo peggiore. Debutto stagionale per Emre Can
La solita Juve. Sorniona e un po’ svogliata all’inizio, ma spietata quando decide di accelerare e colpire. Come martedì scorso a Brescia, è ancora il destro magico di Miralem Pjanic a evitare qualsiasi fastidio alla squadra di Maurizio Sarri: il bosniaco apre la partita alla fine del primo tempo e nella ripresa arriva l’acuto di Cristiano Ronaldo, che con un gran colpo di testa su assist al bacio di Dybala sigilla una gara che i bianconeri gestiscono senza grandi patemi e senza i consueti cali che avevano caratterizzato l’inizio di stagione. Dopo questa vittoria contro la Spal, la terza consecutiva in campionato, la Signora può ora concentrarsi sui prossimi importantissimi snodi: la sfida in Champions di martedì a Torino contro il Bayer Leverkusen e quella contro l’Inter di domenica prossima a San Siro.
STESSO MODULO Nel pomeriggio in cui Gigi Buffon stabilisce l’ennesimo record della carriera (con 903 gettoni è diventato il giocatore con più presenze nei club, superando Paolo Maldini), la Juve sperimenta ancora con successo la formazione con il trequartista (Ramsey) dietro le due punte e solo un grande Berisha (miracoloso almeno in tre interventi) evita un passivo peggiore alla Spal, che non demerita nel primo tempo ma che fa poco o nulla nella ripresa. Eppure la squadra di Semplici, alla quinta sconfitta in sei turni, soprattutto nel primo tempo, non gioca male. Per quanto visto all’Allianz la classifica attuale non le rende giustizia: la costruzione del gioco è discreta anche se manca un po’ di cattiveria negli ultimi metri.
SPIETATA Un peccato mortale contro questa Juve, che si presenta in campo ancora con il 4-3-1-2 con Cuadrado (a destra) e Matuidi (a sinistra) terzini vista la penuria di esterni a disposizione. La partenza della squadra di Sarri è molto tranquilla, la circolazione di palla è lenta e gli errori in disimpegno molti. Solo Khedira di testa (al 9′) sfiora la rete. E così è la Spal nella prima mezzora a rendersi più insidiosa, prima con Petagna (tiro fuori non di molto) e poi con un contropiede molto pericoloso (i ferraresi erano 3 contro 2) non sfruttato da Murgia che si allunga troppo la palla e manda tutto all’aria. La Juve sonnolenta dell’inizio a quel punto esce dal torpore e uno splendido contropiede (34′) avviato da Cuadrado si infrange sulle manone di Berisha, bravissimo a negare a Dybala la gioia del gol. Il portiere albanese si supera poco dopo anche su Ramsey: il colpo di testa del gallese su assist al bacio di Ronaldo viene ancora respinto dal numero 99 della Spal. È il preludio al gol che sblocca la partita allo scadere del primo tempo: Khedira serve Pjanic dal limite e il destro del bosniaco si infila nel sette alla destra di Berisha.
IN SCIOLTEZZA Nella ripresa la Juve gioca più sciolta e si vede il lato migliore della squadra di Sarri: tagli, verticalizzazioni, giocate quasi mai banali. Il problema per i bianconeri è quello di trovare sulla loro strada un Berisha strepitoso, che nega il gol a Khedira (55′), a Dybala (66′) e anche a Cristiano Ronaldo al 74′. Ma il portoghese, poco dopo, non si lascia sfuggire l’occasione per segnare il terzo gol stagionale: l’arrabbiatura per il Fifa Best Player che non ha vinto è segnalata in calo, anche se proprio al 90′ Berisha con un altro miracolo gli nega la gioia della doppietta.
fonte:gazzetta.it