Primo tempo equilibrato, poi i giallorossi si aggrappano al totem bosniaco che segna nella ripresa su assist di Mkhitaryan. Gabriel para un rigore a Kolarov.

Ancora Dzeko, ancora Edin. La Roma vince a Lecce grazie al quarto gol in campionato del suo centravanti, il 92esimo in giallorosso e 31 in trasferta in Serie A. Dzeko così inserisce anche la città salentina nella sua collezione personale di città italiane dove ha esultato per un gol. Lecce è la 17esima, per la Roma invece è una vittoria salutare. Il Lecce ha tenuto bene per un tempo, mettendo anche paura a tratti ai giallorossi. Poi però il gol di Dzeko ha spezzato l’equilibrio, permettendo a Fonseca di poter tornare a sorridere dopo lo scivolone interno con l’Atalanta.

POCHI SPAZI Liverani davanti conferma la coppia Falco-Babacar, Fonseca invece tiene a riposo Fazio in difesa e Cristante a centrocampo, rilanciando dal via rispettivamente Mancini e Diawara. Il piano partita del Lecce è quello di togliere spazi e profondità agli attacchi giallorossi, con un 4-3-1-2 che prevede linee strettissime e basse. Liverani manda Babacar su Florenzi per sfruttare il missmatch, mentre Mancosu gioca un po’ punta e un po’ trequartista. Ma tutte le azioni migliori dei padroni di casa partono dai piedi di Falco, particolarmente ispirato. La Roma invece chiude il primo tempo addirittura con il 71% di possesso palla, ma spesso sterile e fine a se stesso. Sulla trequarti c’è un traffico pazzesco, così tanto che Pellegrini (belle due sue verticalizzazioni per Kluivert) è spesso costretto ad abbassarsi fino alla metà campo per avere palloni giocabili. Gabriel è spesso approssimativo, tanto che all’8’ rischia anche il patatrac: presa scivolosa su un cross innocuo di Florenzi, con la palla che sbatte sul braccio di Lucioni. La Roma protesta per il rigore, Abisso (e Guida alla Var) giudicano il tocco involontario. Il fallo di mano però è evidente, con il braccio largo. Così le occasioni migliori per la Roma arrivano su angolo, quando prima Mancini si vede respingere da Calderoni un colpo di testa che sembrava indirizzato a rete, poi Smalling spreca a lato l’ennesima uscita a vuoto di Gabriel. I padroni di casa invece vicini al gol al 39’ quando Rispoli in fascia sfrutta l’ennesima giocata di Falco e mette in mezzo un pallone su cui il tap-in al volo di Mancosu finisce di un soffio fuori.

ANCORA EDIN Nella ripresa la Roma prende in mano la partita e prima sfiora il gol con Mkhitaryan su assist di Dzeko, poi lo trova proprio con il centravanti bosniaco, che di testa insacca un traversone dell’armeno. Decisivi però gli errori difensivi dei pugliesi: Mayer in uscita, Gabriel che sbaglia tutto e Rispoli che si stacca dalla marcatura sul centravanti giallorosso. Con la squadra di Fonseca in vantaggio diventa tutta altra partita, perché il Lecce ora deve allungarsi per provare a pareggiare e la Roma trova spazi per affondare con Kluivert (finta e tiro alto). Prima però era stato Calderoni ad andare vicino al pari, con Liverani che prova a trovare idee in mezzo inserendo Imbula al posto di uno spento Tachtsidis. Poi la Roma al 34’ ha la possibilità di chiudere la partita: fallo di mano di Lucioni su tiro di Dzeko, rigore di Kolarov ma stavolta Gabriel è strepitoso in angolo. Allora il Lecce prova a rianimarsi, ma di occasioni vere e proprie non ne riesce a creare neanche una. Finisce così, con la Roma che torna a sorridere e il Lecce che deve preparare la doppia esterna con Atalanta e Milan.

FONTE:GAZZETTA.IT

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