Dopo il gran gol di Tonali nel primo tempo, i rossoblù, trasformati, rimontano con Agudelo, Kouamé e Pandev

Ci vuole un fenomenale Kouame, e subito dopo una perla di Pandev (su assist dell’ivoriano) per rovesciare una partita in cui il Genoa pareva destinato a soccombere dopo il gol-capolavoro su punizione nel primo tempo di Tonali. La ripresa, invece, capovolge completamente una sfida che i rossoblù di Thiago Motta, alla prima in panchina, hanno la forza di far girare dalla loro parte grazie anche ai due cambi in attacco. Il Brescia torna a casa senza punti, ma con l’unico torto di non avere avuto la lucidità per chiudere la partita già nel primo tempo, quando i padroni di casa – subìto il gol dell’azzurro – sono crollati innanzitutto sul piano mentale.

RIPARTENZA

Ne esce così una vittoria pesantissima per i genoani, reduci da cinque sconfitte nelle precedenti sei gare di campionato. Lo zero a uno iniziale è una prodezza di Tonali che sorprende Radu e premia la prestazione nei primi 45’ degli ospiti, contro un Genoa rivoluzionato sul piano del modulo (un inedito 3-4-2-1) e degli uomini (Gumus al debutto, Cassata alla seconda gara in campionato e Radovanovic arretrato al centro della difesa). Il Brescia è attento a non scoprirsi in difesa, ben organizzato in mezzo e pronto a colpire davanti, anche perché questo Genoa a due facce inizialmente tiene il baricentro molto (troppo) basso. Il risultato è che la squadra di Corini (dopo una buona occasione sprecata da Ayè) fa e disfa a suo piacimento. Romulo spinge forte a sinistra, il Genoa si affida quasi esclusivamente alle ripartenze veloci di Gumus: il tedesco calcia centrale al 28’, ma non basta a far saltare una difesa ospite che perde poi Chancellor prima dell’intervallo (sostituito da Gastaldello), ma non una sostanziale buona tenuta.

PERLA

Per sbloccare una gara che non riesce mai a salire di livello, ci vuole una punizione-capolavoro di Tonali al 34’ del primo tempo, che sorprende dalla sinistra Radu e porta gli ospiti in vantaggio. Il Genoa accusa il colpo, piovono i primi fischi, e l’unico segno di risveglio è una nuova palla-gol per Gumus a metà gara, respinta da Joronen.

RISVEGLIO

Servirebbe altro per far paura al Brescia, ma il Genoa pare non avere i mezzi per riuscirci, né – aspetto ancora più pericoloso – il carattere. Thiago Motta gioca la carta Agudelo ad inizio ripresa (fuori Radovanovic). Ankersen (3’) impegna Joronen a terra, però ai padroni di casa manca la continuità nella manovra. Il Brescia prova a ripetere la prestazione del primo tempo: non si chiude, pressa con attenzione, pronto a colpire. Ma non fa i conti con le mosse azzeccate da Thiago Motta, che butta dentro Pandev e Kouame. L’ivoriano colpisce subito un palo, ed è il segnale della riscossa genoana. Il sinistro dalla distanza di Agudelo riporta la gara in parità, e in successione, di fronte a un Brescia che sbanda vistosamente, arrivano il gol di Kouame (splendida rovesciata su cross di Ghiglione) e poco dopo il sinistro a giro di Pandev. Tre a uno per i rossoblù e festa grande al Ferraris. C’è ancora il tempo per un altro palo di Schone. Il futuro, adesso, fa meno paura. Il Brescia può solo prendersela con se stesso.

Fonte:gazzetta.it

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