Ancora un risultato utile per il Cagliari, i granata (fischiati) rimediano nella ripresa grazie a una grande azione di Belotti che serve l’assist del pari al compagno
Il Toro non è guarito, il Cagliari invece scoppia di salute. Punto incolore per la squadra di Mazzarri (gol di Nandez, uno a uno di Zaza) che non riparte dopo il k.o. di Udine e che ora frena anche in casa: ma se il pari con il Napoli si portava dentro tanti fattori positivi, questo è accompagnato da una prestazione deludente e da un po’ di scorie non ancora del tutto smaltite. Il Cagliari invece fa un figurone per oltre un’ora, ha una leggera flessione verso il 70’, ma chiude in crescendo: Maran si conferma in zona Europa, e il pari gli va anche stretto.
FISCHI PER IL TORO
Il pomeriggio del Toro inizia con il rumore di sottofondo dei fischi del pubblico. I primi arrivano quando lo speaker parte con la lettura delle formazioni, e stavolta una porzione è anche per Mazzarri. I decibel aumentano quando le squadre rientrano negli spogliatoi, all’intervallo, con il Toro colpito al cuore da Nandez. Fanno poco, anzi pochissimo, i granata per evitare i fischi in un primo tempo che è l’esatto opposto di quello che Mazzarri avrebbe voluto. Primi sei sette minuti a parte all’insegna di un Toro da vorrei ma non ci riesco, il racconto del primo tempo ci consegna un Toro timido, impaurito, costantemente pasticcione nel passaggio e inconcludente. Neanche il ritorno di Iago Falque da titolare (mancava dal primo minuto dal 25 luglio) fa scoccare quella scintilla di cui questa squadra avrebbe disperatamente bisogno. Il 3-4-2-1 in avvio è quello annunciato, cambia un solo interprete del tridente verticale: c’è Falque, c’è Belotti ma non ci sono né Meité né Verdi. La scelta del terzo uomo è ricaduta su Ansaldi posizionato sulla trequarti. Si è visto poco o nulla.
APPLAUSI PER IL CAGLIARI
Il pomeriggio di Torino conferma un teorema: il Cagliari di Maran veleggia non per caso nelle zone nobili della classifica. E’ godibilissimo sul piano del palleggio, dopo i primi dieci minuti tiene perfettamente tutto il campo, fa malissimo al Toro sulla destra quando s’innestano Nandez e Nainggolan. Gioca un calcio propositivo costantemente in verticale. Così nella domenica in cui era logico attendersi la reazione rabbiosa del Toro dopo il passo falso di Udine, la prima metà della gara è tutta sbilanciata verso i sardi. Meno male per Mazzarri che Nkoulou non pecca di concentrazione: il centrale camerunese salva prima su Pedro (17’) e si posiziona bene subito dopo (19’) evitando che ancora il brasiliano inquadri la porta su assist di Faragò. A cinque minuti dalla pausa, arriva il meritato vantaggio del Cagliari favorito dal pasticcio di Djidji: Ceppitelli crossa, Djidji cicca l’anticipo su Simeone, il resto è l’assist del Cholito per Nandez che non perdona. Tre minuti prima c’era stata l’unica occasione del Toro, nata da un disimpegno sbagliato di Ceppitelli ma Olsen chiude la porta a Belotti. All’intervallo, fischi per il Toro e applausi per il Cagliari.
L’ORGOGLIO DEI “GEMELLI”
Ad inizio secondo tempo, il Toro consegna alla sua cavalleria pesante la voglia di riscatto: Mazzarri getta subito nella mischia Zaza componendo la coppia con Belotti, lasciando Falque nello spogliatoio. Fino al ‘65, il copione non si discosta di molto da quello del primo tempo, ed è sempre il Cagliari a fare la partita. Sirigu è chiamato agli straordinari (al 10’) su Cigarini: bellissima la conclusione del centrocampista, altrettanto la risposta in volo con la mano destra alta del portiere. Un minuto prima i sardi avevano chiesto il rigore per un contatto Nkoulou- Pedro, per l’arbitro Fabbri regolare. Verso l’ora di gioco, arriva la seconda mossa di Mazzarri per smuovere le acque: dentro anche Verdi (al posto di Djidji), Toro ora con il 4-3-1-2. Un po’ alla volta il Cagliari cala di ritmo, accusa la stanchezza vistosamente, permettendo al Toro di rientrare in partita. C’è la firma di Belotti sul pari di Zaza: il Gallo ubriaca di dribbling Ceppitelli e crossa di rabbia nel cuore dell’area dove Zaza è pronto al tap-in sottoporta. E’ l’orgoglio dei “Gemelli” in un brutto pomeriggio per il Toro, addolcito da una decina di minuti tutto cuore. Il Cagliari è stremato, a Maran non sfugge e inserisce Castro e Rog per Nandez e Nainggolan. L’ultimo cambio del Toro è Laxalt per Aina. Il Cagliari si riprende dai cinque-dieci minuti di défaillance, e nel finale chiude i granata nella loro aria alla ricerca del gol partita che non arriverà.
Fonte:gazzetta.it