Poker dei parigini all’Olympique, partita chiusa già nel primo tempo. Di Maria ispira le stelle: la squadra di Tuchel allunga in vetta a +8

Non si ferma più Icardi. E nemmeno Mbappé. E a farne le spese stavolta è il Marsiglia, travolto dalle doppiette dei due bomber che poi si trovano ad occhi chiusi tra loro e pure con Di Maria, che continua a distribuire assist. Il tutto in attesa del rientro di Neymar, con Cavani in panchina, e un Verratti in formato talismano visto che contro i rivali di sempre non ha mai perso. Icardi in ogni caso si gode il primo derby di Francia da protagonista, salendo a sette gol, realizzati nelle ultime cinque gare. E a fine gara si sbilancia con le dichiarazioni: “Questa è la squadra più forte in cui abbia mai giocato”.

LEGGE

Insomma, il mese di ottobre porta bene all’ex capitano dell’Inter che si è sbloccato in Champions con la rete dell’1-0 al Galatasaray il primo di questo mese, e poi ha continuato contro l’Angers, il Nizza. Quindi di nuovo in Champions con la doppietta di martedì nel 5-0 a Bruges. Ripetendosi di nuovo stasera con il Marsiglia di Villas-Boas. Il primo gol arriva già all’11’ su cross da destra di Di Maria che l’ex nerazzurro corregge in due tempi in rete. Poi al 26’ il bis. Di testa, su assist di Verratti. L’azzurro detta legge a centrocampo, ammutolendo anche l’ex giallorosso Strootman, in armonia con un Marquinhos che da regista propone movenze e tocchi degni del predecessore Thiago Motta.

POSSESSO

La tripletta sarebbe storica in un derby di Francia, ma Icardi al 32’ deve dare la precedenza a Mbappé, che deve solo appoggiare in rete il servizio di Di Maria, innescato da Verratti. Come sul quarto gol, quando il numero 11 argentino sceglie di nuovo il campione del Mondo, che va via ai difensori, allargati anche dal movimento laterale di Icardi. Insomma, al 43’ la gara è già chiusa e la ripresa diventa solo una sorta di partitella per i parigini che finiscono con un possesso palla al 60%. C’è comunque spazio anche per Cavani, che non giocava dal 25 agosto e che ormai con un Icardi del genere rischia di partire sempre più spesso dalla panchina. Nonostante l’accoglienza calorosa del suo Parco dei Principi.

Fonte:gazzetta.it

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