L’inglese della Mercedes vince grazie a una strategia a una sola sosta davanti al tedesco e al compagno di squadra che rimanda il titolo iridato di Lewis ad Austin
E sono 83. Lewis Hamilton non si ferma proprio mai e anche in Messico, in una gara difficile, contro due Ferrari e una Red Bull apparentemente più forti, si è fatto largo come solo lui sa fare. Favoloso il successo del 5 volte iridato, che non è arrivato al 6° titolo perché Valtteri Bottas è riuscito a chiudere terzo dietro alla rossa di Sebastian Vettel. Soltanto quarto Charles Leclerc, partito dalla pole, ma frenato dalla (sbagliata, col senno del poi) strategia a due soste decisa da Maranello. Quinto e sesto posto per le Red Bull di Alexander Albon e Max Verstappen, quest’ultimo protagonista mancato per una foratura nelle prime accese fasi di gara. La rimonta fino al sesto posto è stata comunque l’ennesimo pezzo di bravura dell’olandese.
CHE DUELLI AL VIA
Si è fatto largo, Hamilton. Al via Vettel lo ha chiuso a sinistra, costringendolo a un duello durissimo con Verstappen nelle curve successive. Tra i due un contatto e un’escursione sull’erba che ha proiettato dietro alle Ferrari la Red Bull di Albon e le McLaren di Sainz e Norris. Lewis ha però tenuto duro e recuperato in fretta portandosi dietro alle rosse. Peggio è andata a Verstappen che nel superare Bottas nello stadio si è ritrovato con la posteriore destra tagliata dall’ala anteriore della Mercedes: per lui gara compromessa, ma poi raddrizzata con una furibonda rimonta.
OCCHIO ALLE GOMME
L’attenzione all’usura delle gomme ha visto le Ferrari di Leclerc e Vettel controllare la prima parte della corsa senza grandi forzature. Così si è arrivati alla prima finestra dei pit stop del 15° giro, inaugurata da Albon, in quel momento quasi in scia a Vettel. Il pilota della Red Bull ha rimontato la gomma gialla, chiarendo di avere una strategia a due soste. Che fare? Al muretto del Cavallino hanno deciso che una delle due auto avrebbe dovuto coprire quella strategia e così il giro dopo è stato Leclerc il ferrarista chiamato ai box. Vettel è invece rimasto fuori in attesa di osservare le mosse di Hamilton.
SOLO RIMPIANTI
L’inglese si è fermato al 24° passaggio montando la gomma bianca: era il segnale che Lewis sarebbe potuto andare fino alla fine, pur con 47 giri ancora davanti a sé. Una scommessa? La mossa della disperazione? Vettel e il Cavallino hanno deciso di non copiare. Mancava la certezza di restare davanti alla Mercedes? C’era la certezza di passare Hamilton in pista più avanti nella gara? Non si è capito. Fatto sta che Seb è rimasto fuori per altri 14 giri, rientrando per il suo cambio al 38°. La logica avrebbe detto che le gomme di Hamilton non avrebbero potuto reggere, la realtà è che Hamilton ha tenuto dietro il tedesco che aveva gomme nettamente migliori. Come ci sia riuscito lo sa solo lui, per la Ferrari solo l’ennesima enorme dose di rimpianti. Tra sette giorni si corre ad Austin, il sesto titolo di Hamilton è in arrivo.
Fonte:gazzetta.it