Lo spagnolo della Honda vince ancora con Maverick che cade in un attacco disperato all’ultimo giro. Sul podio Crutchlow e Miller. Gli altri italiani: 6° Iannone, 7° Dovizioso, 8° Rossi
CHE BAGNAIA
Marquez a bersaglio. Ancora una volta. È dello spagnolo della Honda la freccia giusta per infilzare il GP di Australia, dopo una gara vivace, serrata e con il colpo di scena finale. Il dardo acuminato fulmina Viñales all’ultimo giro e Maverick ne resta ferito al punto da cadere in un disperato attacco a poche curve dalla fine: from hero to zero; dalla pole e un possibile successo alla sabbia della via di fuga. Così è Crutchlow che ne raccoglie il 2° posto, per una doppietta Honda che fa sensazione, con l’australiano Miller a completare il podio per la gioia della Ducati Pramac e dei suoi tifosi. Tanti gli spunti di una gara vivace: a cominciare dal 4° posto di Bagnaia con l’altra Ducati Pramac, in rimonta, alla sua migliore gara in MotoGP, proseguendo con il 6° di Iannone: l’Aprilia, dopo le due moto nella Top-10 della qualifica, ruggisce anche in gara e ne piazza due nei dieci, con il 10° posto di Aleix Espargaro. Segnali di crescita.Rossi ha celebrato il suo 400° GP con una gara inizialmente vivace – bello spunto al via e tante gomitate -, ma chiusa in calando fino all’8° posto, con la prima delle Yamaha al traguardo, alle spalle di Dovizioso e davanti a Rins, che però si avvantaggia nella lotta per il terzo posto mondiale, vista la paurosa caduta che alla seconda curva mette fuori causa sia Petrucci, sia Quartararo.
LA GARA
Scelte di gomme molto varie: doppia soft per Viñales; media-hard per Dovizioso; hard-soft per Marquez; media-soft per Rossi. Allo scatto Viñales non approfitta della pole, Rossi si traveste da Lorenzo, con un sorpasso ‘Por Fuera’ che lo porta al comando, mentre Petrucci perde il controllo della sua Ducati e va a impattare contro Quartararo: doppio ritiro. Vale comanda su Crutchlow e Iannone, che al 4° giro porta anche il cupolino della sua Aprilia davanti a tutti con il compagno Aleix Espargaro a supporto. Mentre Vale retrocede, Marquez incalza Crutchlow e Viñales risale, fino a trovarsi in testa al 10° giro. Marc segue e osserva le mosse del rivale: è uno studio mirato. Con Crutchlow solido 3°, alle sue spalle la bagarre per il 4° è emozionante e coinvolge un gruppo che include Vale, Dovi, Miller, Rins, Mir e un sorprendente Bagnaia, bravo a guizzare fino a un 4° posto in scia al compagno Miuller. A – 6 giri dalla fine primo timido tentativo di Marc, che replica senza convinzione a -4 e resta in agguato sulla preda. Che attacca in rettilineo, in modo inesorabile. Vinales prova la replica, ma esagera e si sdraia. Marquez è ancora troppo forte, agli altri restano i rimpianti o le posizioni alle sue spalle. Fra queste anche quelle di Zarco, 13° con la Honda Lcr, e Lorenzo, 16°. Fra i due bel 40″: troppi
Fonte:gazzetta.it