I nerazzurri vanno sul 2-0 grazie ai suoi attaccanti, ma nella ripresa sono in difficoltà. La squadra di Corini ci prova fino alla fine, ma ottiene solo l’autogol di Skriniar
L’Inter riparte. Con fatica e un po’ di apprensione finale, ma sbanca Brescia e si riprende per una notte la testa del campionato. Servivano i gol per tornare al successo e ancora una volta c’è la firma nobile e dalla distanza della LuLa sui tre punti: Lautaro ha sbloccato il match nel primo tempo, aiutato dalla deviazione di Cistana. Lukaku ha raddoppiato con una poderosa cavalcata in solitaria e missile sul palo lungo. L’autogol di Skriniar ha reso incandescente il finale, ma non è servito al Brescia per portare a casa un punto e rinsaldare la posizione di Corini, la cui panchina resta sempre pericolante.
LAUTARO FORTUNATO
Corini cambia sistema, lancia al debutto in A il portiere Alfonso (scuola Inter) e Mangraviti (classe ’98) e si schiera quasi a specchio con Conte, dove il quasi sta a evidenziare gli esterni molto bloccati da 5-3-2 per necessità e volontà contro gli esterni nerazzurri molto alti. La prima conclusione è un colpo di testa di Lukaku a lato di poco (3’). Poi una bella trama Lukaku-Lautaro (12’) libera al tiro Gagliardini che invece preferisce l’imbucata per Candreva. La prima sortita Brescia arriva al 22’, ma è un potenziale pericolo: Godin prova l’anticipo alto ma va a vuoto, Balotelli (contestatissimo dai tifosi interisti) si lancia in velocità ma al limite invece di servire Romulo tenta il tiro e viene murato da De Vrij. E nell’azione seguente l’Inter passa: Lautaro calcia da lontanissimo trovando la deviazione amica di Cistana che alza la parabola e manda fuori causa Alfonso. Nel finale di tempo gli animi si scaldano: il Brescia protesta per un presunto mani di Gagliardini (ma colpisce con la nuca) su sponda di Donnarumma, poi Gagliardini spintona a terra Tonali rendendo ancor più incandescente il clima in campo.
LA FIAMMATA DI ROMELU
La ripresa si apre con il primo guizzo di Balotelli e la grande risposta a terra di Handanovic. Che poco dopo (4’) si supera con un riflesso sulla conclusione ravvicinata e da terra di Donnarumma. Ma è un altro Brescia, nell’atteggiamento e nella spinta. E all’11’ è decisivo Godin a murare in mischia su Balotelli. Ma proprio quando il Brescia inizia a crederci ecco che si accende Lukaku (18’): il belga parte laterale, si accentra e scarica un sinistro violentissimo che buca Alfonso e ammutolisce il Rigamonti. L’Inter ha raffreddato i bollenti spiriti e ora sembra in controllo. Ma appena abbassa la guardia ecco riaffiorare i vecchi fantasmi: da azione d’angolo Balotelli (28’) chiama Handa a una nuova prodezza, poi sul tap-in spara incredibilmente alto.
AUTOGOL E PAURA
E’ il preludio al gol bresciano che arriva al 31’ con una strana carambola in area dopo azione travolgente di Bisoli: è Skriniar a battere Handanovic per il clamoroso autogol che riapre il match. Il Brescia prova a crederci, colleziona angoli e dagli esterni – ora sì da 3-5-2 – fa piovere missili in area nerazzurri a caccia di una deviazione amica che però non arriva. L’Inter vince e fa festa: la quinta vittoria in cinque trasferte di A la manda a letto da capolista, in attesa della Juve.
Fonte:gazzetta.it