Match a due facce. Nel primo tempo la sblocca l’attaccante di casa con una prodezza, nella ripresa i viola reagiscono con il centrocampista e il difensore. Cori contro Duncan
In tribuna al Mapei c’è anche Rocco Comisso: dopo essere stato con la ruspa sui terreni dove sorgerà il nuovo centro sportivo e aver suonato l’inno della squadra con la fisarmonica, il presidente della Fiorentina voleva vedere la prima vittoria dal vivo. E’ stato accontentato, ma che fatica. Una partita balorda, a due facce: perché il Sassuolo ha giocato meglio della Viola per un tempo, è andato sull’1-0, poi è calato vistosamente.
CHE BOGA
Montella deve inventarsi la difesa senza Caceres e Lirola, infortunati, rivitalizzare un centrocampo col fiato corto (fuori Badelj) e sistemare l’attacco orfano di Ribery. Ma conferma il collaudato 3-5-2: Venuti è il terzo centrale accanto a Pezzella e Malinkovic, con Sottil e Dalbert esterni pronti ad arretrare, il che accade abbastanza spesso. La Fiorentina parte forte (palo di Boateng al 3’ dopo un cross di Dalbert ), ma una fiammata, perché è il Sassuolo a fare la partita perché Djuricic, schierato tra le linee e dietro il tridente, infastidisce molto Pulgar, il centro di gravità permanente della Viola. Quello di De Zerbi è un 4-3-3 tendente al 4-2-3-1: Caputo unica punta, Berardi e Boga larghi che si alzano o abbassano in continuazione. Poi l’onnipresente Djuricic e, dietro, la diga formata da Magnanelli, graziato dal giudice sportivo, e Duncan. La Fiorentina soffre soprattutto sul suo lato destro, perché Sottil fatica a fare tutta la fascia e dimostra di non avere grandi abitudini difensive. E’ proprio a destra che l’incontenibile Boga, al minuto 24, su passaggio di Caputo comincia lo slalom in orizzontale, saltando Milenkovic e Pulgar e battendo Dragowski con uno splendido destro. La Fiorentina fatica a riorganizzarsi, va al vicino al pareggio con Boateng, falso nove libero di spaziare un po’ dovunque (36’) e subito dopo c’è il gol annullato a Benassi per un ingenuo fuorigioco di Pulgar che non rientra dopo aver battuto l’angolo.
LA VIOLA REAGISCE
Secondo tempo a ritmi più lenti. De Zerbi non rischia e toglie Djuricic, ammonito. Al suo posto Obiang: stessi compiti tattici, e cioè rompere le linee di passaggio della Fiorentina. Che si butta sotto, ma senza troppo lucidità. Ma nel momento di maggiore difficoltà ecco il pari: cross millimetrico di Venuti, gran colpo di testa di Castrovilli. Russo, che sostituisce Montella in panchina, aveva appena cambiato modulo, passando al 4-3-3 con Venuti e Dalbert terzini. Corretto l’errore iniziale, la Fiorentina trova una sistemazione tattica più logica. Interviene anche De Zerbi: fuori il deludente Caputo, dentro Defrel. Intanto, poco dopo la mezz’ora l’arbitro Mariani sospende la gara per un paio di minuti per cori di una parte dei tifosi viola contro Duncan. Il gioco riprende, da regolamento, dopo l’intervento dello speaker dello stadio. E’ il momento migliore della Fiorentina: Vlahovic impegna Consigli di testa su cross di Pulgar, un minuto dopo Milenkovic segna il 2-1, mettendo in rete (solo in area) un cross di Castrovilli. E’ un’altra viola: finalmente si vede anche Chiesa, contropiede, bene Consigli. Poi, poco prima del 90’, Marlon a porta vuota si mangia un gol già fatto.
Fonte:gazzetta.it