Vittoria in rimonta per la formazione di Maran. Nel finale un’autorete di Faragò, ma gli emiliani non riescono a trovare il pareggio. Sardi a -1 dal 4° posto
Lassù è bellissimo. E ora il Cagliari va a sfidare l’Atalanta a casa sua. Ottavo risultato utile di fila, 18 punti, come Napoli e Lazio, uno meno della Roma quarta. La squadra di Rolando Maran sembra non volersi fermare più. Col Bologna (battuto qui 2-0 nella scorso campionato) corre solo un brivido nel finale (3-2), ma vola via, nel tripudio della Sardegna Arena. Stupisce sempre più il carattere di una squadra che passata in svantaggio (rigore di Santander) non perde mai la bussola, mostra un fraseggio di alto livello, raddrizza la partita e la ribalta con grande carattere, mandando in gol le sue punte: Joao Pedro (doppietta) e Simeone che non segnava dal 20 settembre. È un’altra serata speciale, insomma. Non lo è per il Bologna che crolla di schianto nella ripresa cedendo nettamente dopo 20’ e finendo in balia di un Cagliari che nei cambi (Castro, Oliva e Ionita nel finale) ha più forza e birra rispetto a quelli bolognesi che provano a sopperire alla serataccia di Orsolini, Soriano e Sansone, mai capaci di pungere in maniera determinante. Quarta sconfitta stagionale per la banda di Sinisa che dal letto dell’ospedale non sarà sicuramente felice per la seconda parte di ripresa dei suoi.
PRIMO TEMPO
Maran schiera quella che dovrebbe essere la formazione ideale con Faragò promosso terzino destro titolare e le stelle di centrocampo tutte al loro posto: Nandez, Rog e Nainggolan (diventato capitano dopo il forfait di Ceppitelli infortunato) che agisce dietro Simeone in linea con Joao Pedro. Il Bologna lascia a riposo Danilo per preservarlo per sabato con l’Inter e al centro della difesa c’è l’inedita coppia formata da Bani (goleador contro la Samp) e Denswil. Debutto da titolare per l’olandesino Schouten. In attacco c’è Santander a digiuno da maggio. Parte forte il Cagliari, che nel fraseggio è superiore al Bologna. Al 9’ Joao manda fuori, di testa, al 19’ Cigarini, che dipinge calcio, lanci e passaggi come pochi, si fa ammonire. Due minuti dopo Pellegrini, che spinge a tutta in fase di possesso, fa passare Orsolini sul quale Olsen fa il miracolo, ma l’azione continua e Joao Pedro colpisce in area Soriano. È rigore, che permette a Santander (23’) di sbloccarsi: 0-1. Il Cagliari, molto nervoso, accusa il colpo, Dzemaili guida i suoi con sapienza e classe, ma Orsolini, lanciato in superiorità numerica, cade nell’ingenua simulazione. Poi calcia fuori tentando di piazzarla. Il Cagliari reagisce al 34’ con un bel tiro a giro di Joao, poi è Klavan che su angolo del solito Ciga ci arriva di testa ma manca il bersaglio.
SECONDO TEMPO
Il Cagliari rientra in campo deciso, cattivo e in 3’ la raddrizza: ancora dal piede di Pellegrini parte un pallone basso forte dentro l’area che Joao Pedro gira da campione e pareggia. Il Bologna ha una timida reazione, Sansone fa la prima cosa di una partita modesta, un tiro facile per Olsen, Santander dopo la piazza, ma fuori. Poi Sacchi annulla per fuorigioco il gol a Palacio e il Bologna lì scompare. Maran toglie Nandez (peggior prestazione stagionale) e inserisce Castro, ma il guaio è che perde Cigarini (eccellente) che crolla a terra e lascia il posto a Oliva. E dopo un minuto è il giovane uruguagio ad avviare l’azione che Nainggolan porta avanti, il resto lo combina Bani che lascia campo aperto a Simeone che riscatta la prova opaca con un tocco delizioso: 2-1. Il Bologna non c’è più, lo salva Skorupski sulla punizione bomba del Ninja. Ma non può nulla sul pasticcio dei difensori che lasciano a Joao Pedro il compito di firmare di piatto la doppietta personale (segnò anche all’andata nello scorso torneo) e il 3-1. Potrebbe finire 4-1, ma il Cagliari non concretizza due sgommate. E non è finita, perché Olsen manda in angolo su Skow Olsen, ma poi capitola su autogol di Faragò (3-2). I cinque di recupero creano solo un po’ di panico tra i tifosi. Ma il Cagliari può festeggiare.
Fonte:gazzetta.it