Il tecnico azzurro espulso, grandi proteste dei padroni di casa per un presunto rigore su Llorente nel finale. Gol di Maksimovic, Freuler, Milik e Ilicic
L’avrebbe meritata la vittoria, il Napoli. Per la migliore qualità del gioco e per la determinazione con la quale ha affrontato l’Atalanta. E’ finita in parità e, probabilmente, se i giocatori di Ancelotti non si fossero attardati nelle proteste, in occasione dell’impatto in area tra Llorente e Kjaer, i bergamaschi non sarebbero ripartiti e impostato l’azione del gol di Ilicic, quello del definitivo 2-2. Bel Napoli, dicevamo, supportato dal talento di Fabian Ruiz e dal carattere di Zielinski, subentrato a Allan dopo appena 6 minuti. S’è rivisto il gioco, quelle geometrie dimenticate nelle ultime partite. Ci si aspettava qualcosa in più dall’Atalanta, almeno sotto il profilo del gioco. Invece, la classe di Ilicic è stata determinante per tornare a casa con un punto che, comunque, fa classifica. Al gol iniziale di Maksimovic ha risposto Freuler, complice anche una papera di Meret, mentre alla rete di Milik è seguita quella di Ilicic. Poi, il finale e la grande confusione che s’è creata, coi napoletani a pretendere il fallo di Kjaer che prima di tirare giù Llorente riceve dallo stesso una gomitata in pieno viso. Giacomelli non si lascia condizionare e fa proseguire il gioco.
FUORI MERTENS E MURIEL
Stavolta non è stato difficile indovinare la formazione del Napoli. Le scelte di Carlo Ancelotti sono state, perlopiù, imposte dall’indisponibilità di alcuni giocatori. L’unico dubbio riguardava l’attacco con il ballottaggio Mertens-Lozano. Ha prevalso l’attaccante messicano, mentre il capocannoniere del Napoli è finito in panchina insieme con Zielinski. Tutt’altre scelte per Gian Piero Gasperini, che manda in campo la coppia d’attacco, Ilicic-Gomez, e tiene al proprio fianco Muriel. Insieme all’attaccante colombiano riposano, inizialmente, anche Malinowski e Castagne: al loro posto Pasalic e Hateboer.
GRANDE NAPOLI
L’avvio del Napoli è impressionante, nei primi due minuti, Gollini deve intervenire per respingere il colpo di testa di Koulibaly sull’angolo di Callejon (1’) e il destro a volo di Milik servito da Di Lorenzo (2’). Il martellamento napoletano consiglia un atteggiamenti prudente all’avversario. L’Atalanta è in difficoltà sugli esterni, dove Di Lorenzo gioca, prevalentemente, in linea coi centrocampisti e va a sostenere l’azione sulla destra. Insigne sembra in serata, ingaggia un bel duello con Toloi e, spesso, riesce a superarlo. Ilicic trova il modo di scuotere Meret con un calcio di punizione (6’): sulla respinta del portiere Allan s’infortuna nel tentativo di anticipare Freuler. Il centrocampista brasiliano è costretto a lasciare il suo posto a Zielinski. E si è appena all’11’. Dicevamo dell’ispirazione di Insigne. Le sue giocate sono illuminanti, come da tempo non si vedevano. Al 12’, trova il taglio giusto per lanciare Callejon, tutto solo verso Gollini. L’attaccate spagnolo supera in dribbling il portiere, ma si allarga troppo favorendone la respinta sulla conclusione. Per l’Atalanta scatta l’allarme, centrocampo e difesa sembrano in difficoltà quando il Napoli affonda. Ed al 16’ i bergamaschi vanno sotto. L’apertura di Insigne per Callejon è un piccolo capolavoro, mentre il cross dello spagnolo è perfetto per esaltare lo stacco vincente di Maksimovic: stavolta nulla può Gollini.
PAPERA MERET
Gasperini prova a riordinare le idee, mentre Ilicic e Gomez tentano di riequilibrare il risultato. Ma è ancora il Napoli a farsi pericoloso, al 22’, quando Milik colpisce il palo di testa e Gollini recupera il pallone sulla linea di porta. L’Atalanta si affaccia dalla parti di Meret, ma non riesce ad essere risolutiva, tante le azioni avviate, ma di conclusioni non se ne vedono. Sul finire del tempo, accade l’imprevisto. La trama dell’azione atalantina è gradevole, tutta di prima, con il taglio finale di Toloi per la conclusione di Freuler. Il tiro dello svizzero non è irresistibile, ma il portiere napoletano se o fa passare tra le gambe. L’immagine sconsolata di Meret ne descrive lo stato d’animo.
CAOS FINALE
Il Napoli ha una migliore qualità e la fa valere. Dopo che Pasalic sfiora il palo (8’), il collettivo di Carlo Ancelotti riprende a pressare, mentre i bergamaschi si affidano alle ripartenze del Papu Gomez e sulle potenzialità tecniche di Ilicic. Milik, scheggia la traversa su punizione (23’). E’ il preludio al raddoppio napoletano. De Roon sbaglia il controllo del pallone sul quale sia avventa Fabian Ruiz. Pronto il diagonale dello spagnolo per Milik che dribbla Gollini e appoggia la palla in rete per il 2-1. Tre minuti dopo, Gasperini richiama in panchina Gomez e inserisce Muriel per dare maggiore vivacità all’azione offensiva. Il Napoli tiene il possesso di palla, ma Gollini se ne sta tranquillo tra i pali. Poi, accade il finimondo. Il cronometro segna il 39’ quando in area vengono a contatto Llorente e Kjaer. Il gomito dell’attaccante colpisce sul viso il difensore atalantino che nel cadere tira già l’attaccante. Giacomelli fa subito segno di proseguire tra le proteste dei napoletani. Intanto, Toloi nel rovesciamento di fronte trova il taglio giusto per liberare Ilicic. La conclusione dello sloveno, a giro, non lascia scampo a Meret. Giacomelli, a quel punto, viene accerchiato dai giocatori napoletani, le proteste si allargano alla panchina, in campo è il caso totale, Koulibaly e gli altri non vogliono riprendere il gioco, mentre l’arbitro chiede conferma al Var, Banti, sulla validità della decisione presa. Conferma che gli arriva e allora si riprende con il quarto uomo, Doveri, che segnala gli 8 minuti i recupero. Intanto, Ancelotti viene espulso insieme al team manager, De Matteis. Al fischio finale, Giacomelli non si ferma a salutare i giocatori, va via infastidito per le proteste napoletane.