Lewis Hamilton festeggia il 6° titolo con il 2° posto in Texas, nella gara vinta dal compagno della Mercedes. Terzo Verstappen. Male le Ferrari
Lewis 6 fortissimo. Anche se la gara la vince Bottas. Il GP di Austin incorona Lewis Hamilton campione del mondo di F.1: sesta volta in carriera, meglio di Juan Manuel Fangio e con il solo Michael Schumacher a tiro. Che l’inglese fosse in mezzo ai grandissimi della storia della F.1 già si sapeva, ma ora può guardarli tutti da una posizione più alta, proiettato a una scalata di cui non si intravede la fine.
SUGGELLO
Il suggello arriva in Texas, dove Hamilton contende fino alla fine la vittoria di tappa al compagno, ma indossa un’altra maglia iridata, che nessuno riesce a sfilargli da tre anni di fila. Strategie differenti, in casa Mercedes, con Bottas che fa due soste, come Verstappen, brillante terzo con la stessa tattica, mentre Lewis una sola. Nella lotta a distanza, nel finale ha la meglio il finlandese, in grande spolvero in tutto il week end, a coronare lo champagne della grande festa Mercedes.
MALE LA FERRARI
La Ferrari incappa in una gara incolore, che rimette in discussione le recenti, brillanti, prestazioni: Leclerc è 4° 52 secondi, distacco imbarazzante anche considerando il tempo perso al primo pit stop per un problema con una pistola pneumatica, e mai in ritmo. Va peggio a Vettel, che deve addirittura ritirarsi con la sospensione posteriore destra k.o. dopo una manciata di giri e un avvio tribolato. Chiudono nei punti: 5° Albon; 6° un Ricciardo abbastanza vivace; 7° Norris; 8° Sainz; 9° Hulkenberg e 10° Kvyat.
LA GARA
Bottas sfrutta bene il momento chiave della partenza: passa in testa alla prima curva, mentre alle sue spalle Verstappen brucia Vettel e il tedesco della Ferrari rimane invischiato in due battaglie. Prima con Hamilton, che lo passa con una mossa pregevole, poi con Leclerc, che lo supera dopo un duello duro, ravvicinato e con un leggero contatto. Seb denuncia in radio problemi alla sua rossa ed è solo il preludio del k.o. che arriva al 9° giro per un cedimento della sospensione posteriore destra. Nella giostra delle soste, Verstappen anticipa tutti (12° giro), Bottas lo segue immediatamente (13°), a parità di mescola (bianca), mentre Hamilton allunga lo stint (25° giro), sintomo di una strategia differente. Infatti, Bottas si ferma una seconda volta (36° giro) e nel finale cerca il recupero forte di gomme più veloci (gialle contro bianche) e fresche. La partita si gioca qui: sull’assalto del finlandese e la resistenza dell’inglese. Il distacco si riduce: 8”, 6”, 4”, 2” e duello a vista. Duro. Lewis prima regge, poi si inchina al compagno e deve guardarsi anche dall’arrivo di Verstappen, che gli finisce in scia. Festa, coriandoli, gloria e applausi per Hamilton: personaggio bizzarro, pilota straordinario, campione vero e degnissimo. Tutti in piedi!
Fonte:gazzetta.it