L’Hellas si avvicina alla zona Europa. A Corini, che non vince dal 21 settembre, non basta la perla di Balotelli. Espulso Matri dopo il fischio finale
Il Verona batte il Brescia 2-1 e si ritrova a +8 sulla salvezza. I lombardi, di contro, potrebbero svegliarsi martedì mattina ultimi con la Spal se la Samp dovesse vincere il posticipo. Una partita segnata anche dall’interruzione di gioco da parte di Balotelli che avrebbe voluto abbandonare il campo a causa degli insulti ricevuti (a suo dire, visto che l’arbitro non aveva ravvisato alcunché). Juric sceglie a sorpresa di rinunciare a Stepinski e dal primo minuto inserisce Salcedo su cui peserà l’attacco insieme con Verre e Zaccagni. Per un attacco influenzale mattutino, Gunter non va nemmeno in panchina (dove ritorna Pazzini) e gioca Empereur. Corini ripropone la difesa a tre con Cistana, Mangraviti e Mateju, davanti coppia Balotelli-Donnarumma.
RIGORE E ROSSO? NIENTE!
I tifosi del Verona optano ancora per l’ironia come nel 2015 sostenendo Balotelli con un sarcastico “Mario, Mario, Mario!”. L’intensità iniziale è tutta della pioggia, non certo delle squadre. La prima occasione infatti arriva al 16’ ed è del Brescia. Cross di Martella, Bisoli di testa colpisce la traversa (con l’intervento di Rrahmani), Balotelli calcia e trova Amrabat poi la conclusione di Tonali è alta. Ad azione terminata lascia il campo Kumbulla per un problema fisico e il suo posto lo prende Dawidowicz. Il cielo resta chiuso, la partita si apre. Al 26’ Balotelli colpisce il palo su punizione (Silvestri la devia giusto lì impercettibilmente) e poi Cistana se la ritrova sulla testa e non può coordinarsi. Al 31’ l’episodio principale. Salcedo si avventa su un pallone alle spalle di Mangraviti, i due entrano a contatto e l’arbitro Mariani fischia il rigore con l’espulsione del difensore bresciano. Ma un rapido richiamo dalla stanza del Var e la conseguente presa visione del direttore di gara annulla tutto. Al 49’ il Brescia si lamenta per un rigore non concesso: Faraoni chiude su Romulo e dal replay sembra che il calcetto alla caviglia dell’avversario ci sia, anche se molto probabilmente appena fuori dall’area. Il primo tempo finisce così, con il pubblico veronese che accompagna Balotelli verso gli spogliatoi con “Mario, Mario, Mario!” e lui che divertito risponde applaudendo.
IL MARIO FURIOSO
Si riparte con Ndoj al posto di Mangraviti, ma la difesa rimane a 3 con Sabelli centrale destro, Mateju centrale sinistro, Bisoli esterno destro e il nuovo entrato mezz’ala sinistra. Cinque minuti e il Verona passa: corner di Veloso, Salcedo ruba il tempo a Martella e di testa segna. Primo gol in A dell’attaccante, che si commuove. Veloso al 9’ esce ed entra Pessina, non cambia la struttura tattica dell’Hellas. Ma alla ripresa del gioco ecco che Balotelli, vicino alla bandierina del corner difende palla dall’avversario ed evidentemente ricevuti altri insulti ha preso la palla con la mano e l’ha scaraventata verso la curva del Verona. Mario ha poi preso la direzione degli spogliatoi facendo cenno con il dito “non gioco più”. Solo l’intervento di compagni, avversari e dell’arbitro lo ha fatto desistere. Partita sospesa per circa 4’, il tempo di far dare l’annuncio allo speaker, e quindi ripresa con il numero 45 ancora in campo. E’ proprio Mario al 22’ ad avere un’occasione per il pareggio: punizione dal limite, Silvestri respinge. Al 25’ il Verona va vicino al raddoppio. Ripartenza di Verre sulla sinistra, si accentra e calcia in porta (invece che servire Amrabat sulla corsa), palla larga. Un minuto e Corini inserisce Matri per Donnarumma. Al 30’ bella azione del Brescia chiusa con un destro di Romulo appena sopra la traversa dall’interno dell’area. Al 36’ il Verona raddoppia con Pessina. Romulo non si capisce con Cistana, la palla resta a metà strada, interviene Zaccagni che serve Pessina in area, controllo e sinistro sul secondo palo. E oltre a esultare per il gol, lo stadio riprende a cantare “Mario, Mario, Mario!”. . Propiziatorio perché al 40’ è proprio Balotelli a riaprire la partita con un magnifico destro sotto la traversa. Ma non arriva altro, il Verona si prende il secondo successo consecutivo mentre il Brescia il quinto k.o. delle ultime sei giornate. La posizione di Corini resta sempre sotto osservazione.
Fonte:gazzetta.it