Dopo la delusione in Europa League, i biancocelesti si riprendono in campionato nella giornata delle 200 presenze in A di Immobile. I pugliesi sbagliano il rigore del 2-2 con Babacar, poi crollano
Quarta vittoria di fila per Lazio che rifila quattro gol al Lecce ma deve faticare tanto prima di godersi i tre punti. Una doppietta di Correa, un gol di Milinkovic e un rigore realizzato dal capocannoniere Immobile alla 200esima gara in A danno ai biancocelesti il passo giusto per la Champions. Il Lecce riesce a pareggiare con Lapadula la prima rete laziale e potrebbe fare il 2-2 se Babacar infilasse Strakosha dal dischetto (annullato il gol di Lapadula sulla ribattuta). La squadra di Liverani gioca a testa alta e con orgoglio fino alla fine (La Mantia fa il secondo gol), ma paga la maggiore qualità degli avversari.
LAPADULA RISPONDE A CORREA
Rispetto all’undici schierato giovedì col Celtic, Inzaghi può ripresentare dal primo minuto Luis Alberto, Lulic e Correa mentre Patric torna titolare dopo due partite. Tra i salentini Liverani rinnesta a metà campo Tachtsidis dopo la squalifica. Non recupera Falco: out pure Tabanelli. Gabriel subito reattivo sui tentativi di Correa e soprattutto di Luis Alberto (destro a giro, deviato in angolo dal portiere). Al primo varco si sgancia pure il Lecce: Strakosha para su Babacar. Poi ci provano anche Mancosu (alto) e Tachtsidis (parato) dalla distanza. Innescato da Leiva, al 13’ Milinkovic in acrobazia conclude alto. Ancora Babacar al tiro, ma Strakosha vigilia. Gara a tutto campo. Al quarto d’ora, Luis Alberto insidia nuovamente Gabriel: fuori bersaglio. Ghiottissima la chance sciupata dal Lecce sul ribaltamento di fronte: Mancosu da centro area non inquadra lo specchio della porta. Al 25’, colpo di testa sopra la traversa di Lulic. Gara a ritmo sostenuto. La Lazio lavora ai fianchi il Lecce. Al 30’, assist illuminante di Luis Alberto, Correa infila Gabriel con un diagonale secco e sigla l’1-0. Zampata di Immobile per cercare il raddoppio: Gabriel fa muro. Sopra la traversa una chance con Lazzari. Al 40’ il Lecce pareggia con Lapadula indirizzato da una spizzata di testa di Rossettini su tocco dalla bandierina di Calderoni (proteste laziali per un mani di Babacar nell’azione che ha portato al corner). La Lazio riavvia il motore dell’attacco. Al 42’, clamorosa l’opportunità fallita da Luis Alberto: pallone alto da buonissima posizione.
POKER LAZIALE
Dopo, l’intervallo ancora lo spagnolo in primo piano per arrivare al tiro, specialmente al 5’ con una capocciata di poco sul fondo. Primo cambio nella Lazio: Cataldi rileva Leiva in regia. Al 6’, prodezza di Strakosha su colpo di testa di Babacar: Lecce vicinissimo al secondo gol. Due minuti dopo è Tachtsidis a impegnare il portiere laziale. La squadra di Inzaghi si rilancia: all’11’, incornata di Milinkovic sul fondo. Non sbaglia il serbo al 17’, quando si fionda a rete su un traversone di Acerbi dalla sinistra e non dà scampo a Gabriel. Il gol di Milinkovic non smonta il Lecce. Al 20’ Patric anticipa Calderoni in angolo. Manganiello ravvisa un rigore per un contatto tra Milinkovic e Mancosu. Al 22’, il tiro dal dischetto di Babacar viene ribattuto da Strakosha, Lapadula calcia in rete ma il gol vien annullato (tramite Var) perché l’attaccante del Lecce era già entrato in area prima dell’esecuzione del rigore. Liverani sostituisce Majer con Shakhov e poi Babacar con La Mantia. In mezzo anche la seconda sostituzione della Lazio: Bastos al posto di Patric. Al 29’, Luis Alberto sfiora il palo. Risponde Shakhov, para Strakosha. Mani di Calderoni al 32’: Manganiello indica il dischetto. Immobile realizza il suo 14esimo gol in campionato con colpo angolato. E al 35’ arriva il poker biancoceleste: da Immobile per il sinistro di Correa sotto la traversa. Prima doppietta in biancoceleste per l’argentino che sale a sei gol in questo campionato e fissa il suo nuovo primato realizzativo. Il Lecce non si arrende e al 40’ segna con La Mantia, servito da Petriccione. Ultimi cambi: nella Lazio, Berisha per Correa; nel Lecce, Rispoli per Meccariello. Salentini ancora all’attacco: Strakosha sventa su Tachtsidis. Quattro minuti di recupero. Lazio si corazza nella propria metà campo. Palo di La Mantia e ancora Strakosha in vetrina prima dell’esultanza finale di Inzaghi e della sua squadra.
Fonte:gazzetta.it