La Global Gaming AB, quotata a Stoccolma, ha subito un’ulteriore battuta d’arresto nel rilanciare le prospettive della sua proprietà di punta del casinò Ninja, dopo aver confermato che il suo ultimo “ricorso di revoca della licenza” è stato respinto dalla Corte suprema amministrativa svedese.
A seguito di un’estate di controversie legali che sfidano il regolatore del gioco d’azzardo, la cessazione da parte di Spelinspektionen della licenza “SafeEnt”, sussidiaria con sede a Malta, a causa di “gravi carenze operative” nella gestione di Ninja Casino, la governance di Global Gaming è stata quindi servita con un altro Rifiuto dell’alta corte svedese.
La Global Gaming ha avviato un procedimento giudiziario a giugno, sfidando la sospensione indefinita del mercato di SafeEnt all’interno del tribunale amministrativo regionale di Linköping, che ha rifiutato di ribaltare la sentenza Spelinspektionen.
La decisione ha visto il Global Gaming presentare rapidamente un ricorso alla “Corte suprema” svedese, chiedendo che SafeEnt ricevesse un “sollievo temporaneo” dalla sospensione, una mozione respinta dai giudici svedesi.
A seguito dei suoi rifiuti, la governance di Global Gaming ha innalzato il suo appello al Ninja Casino alla “Corte amministrativa suprema”, che regola il terzo e ultimo strato di controversie legali della Svezia.
Tobias Fagerlund, amministratore delegato di Global Gaming, ha precisato che la società “era delusa dalla decisione” e che avrebbe esaminato ulteriori opzioni di ricorso all’interno dei sistemi legali svedesi.
Pubblicando il suo resoconto intermedio di negoziazione il 20 agosto, Fagerlund e la governance di Global Gaming hanno rivelato che la società aveva iniziato a ridurre il personale a causa delle sue problematiche normative.