Apre Son, poi Moura e Kane mettono al sicuro il risultato. Le reti di Antonio e Ogbonna servono solo a ravvivare il finale: lo Special One batte la squadra del “nemico” Pellegrini
Novantasei minuti: tanto è bastato al popolo del Tottenham per urlare “José Mourinho”, coro coniato in Inghilterra dai tifosi del Chelsea e poi replicato da quelli del Manchester United. Il manager portoghese è tornato alla sua maniera: gli Spurs vincono 3-2 sul campo del West Ham e l’era-Pochettino è definitivamente consegnata al passato.
NOVITÀ TATTICA
Il primo gol made in Mourinho è del sudcoreano Son al 36’: sinistro in corsa. Sette minuti dopo, Moura regala il bis in spaccata. In apertura di ripresa, Kane firma il tris di testa. I due gol iniziali sono celebrati dal manager portoghese alla sua maniera, aprendo le braccia, inginocchiandosi per terra e urlando qualcosa. Nel finale, il West Ham, rinvigorito nella ripresa dall’inserimento di Antonio, riduce il passivo. È lo stesso Antonio a trovare la rete al 73’. Ogbonna, al 96’, con un tocco in mischia, rende meno pesante il k.o., ma la panchina di Manuel Pellegrini è davvero traballante. Solo due punti per gli Hammers nelle ultime sette gare: inevitabili i fischi dei fan. Il Tottenham si rilancia e avvia la risalita in classifica. Il 4-2-3-1 varato da Mou, con Winks e Dier nella linea media, aiuta la difesa.
SENZA ERIKSEN
In attacco, la novità è la riproposta di Moura, in rotta con Pochettino dopo l’esclusione dalla finale di Champions di Madrid. Indicativa la linea della trequarti: Moura-Alli-Son, più Kane. Eriksen, per ora, va in panchina: “Devo capire che cosa gli passi per la testa”, le parole del manager portoghese. Al fischio finale, Mou saluta tutti e aspetta che i giocatori, ad uno uno, passino di fronte a lui per la stretta di mano. Quando resta solo, dal settore dei tifosi del Tottenham parte il coro “José Mourinho, José Mourinho”. Il portoghese applaude. Una nuova storia è cominciata, e che storia.
Fonte:gazzetta.it