Quinta vittoria a seguire e terzo posto per i biancocelesti. Immobile al 15° gol, a fine primo tempo il pari dei neroverdi, al 91′ la stoccata vincente dell’ecuadoriano
Sul filo di lana, con la determinazione che Inzaghi aveva chiesto alla vigilia della gara, ma anche con la solita invenzione di Luis Alberto, di cui stavolta beneficia Caicedo. Così la Lazio, all’ultimo tuffo, coglie la sua quinta vittoria consecutiva in campionato e si conferma al terzo posto in classifica. Successo sofferto, ma tutto sommato meritato, costruito con un primo tempo nel quale la Lazio gioca nettamente meglio, ma che chiude colpevolmente in parità per aver capitalizzato poco le occasioni create ed essere capitolata alla prima vera palla gol del Sassuolo. E poi colta in coda ad una ripresa nella quale la squadra di Inzaghi soffre, ma viene fuori alla distanza grazie alla maggiore qualità dei suoi giocatori. Beffa atroce per De Zerbi, che cade quando pensa di avere già il pari in tasca. Ma allo sfortunato (per la tempistica con cui matura) k.o. contribuisce pure lui, facendo tirare un po’ troppo in anticipo i remi in barca alla sua squadra.
BOTTA E RISPOSTA
La prima fase della partita è di marca biancoceleste. La Lazio aggredisce la gara giocando alta, con i due esterni che si propongono con puntualità ed efficacia, specie Lazzari sulla destra. Il Sassuolo, almeno per la prima mezzora, si dedica esclusivamente a contenere. Lo fa con un 4-2-3-1 che crea molta densità in mezzo , ma lascia un po’ sguarnite le fasce dove la Lazio prova a passare. Gli uomini di Inzaghi sbloccano però la gara per vie centrali, grazie ad una percussione di Correa che libera Immobile per il gol numero 15 in campionato del centravanti laziale. E, sempre per vie centrali, la Lazio potrebbe anche raddoppiare prima dell’intervallo, ma non capitalizza tre ripartenze che andavano sfruttate meglio (Consigli si supera per deviare un tiro a colpo sicuro di Correa). Gli spazi si creano perché il Sassuolo, subito il gol, non resta più guardingo nella sua metà campo, ma prova ovviamente a riequilibrare la partita (Duncan sfiora l’1-1 con una conclusione dalla distanza). Il pari arriva a un soffio dall’intervallo sugli sviluppi di un angolo corretto di testa da Peluso e infine risolto da Caputo con un tocco quasi sulla linea di porta (l’attaccante del Sassuolo è tenuto in gioco da Patric).
ALL’ULTIMO TUFFO
Il gol dell’1-1 mette benzina nelle gambe del Sassuolo. Alla ripresa dopo l’intervallo è infatti la squadra di casa a prendere il comando delle operazioni. I neroverdi creano anche un paio di opportunità interessanti, ma con il passare dei minuti si fanno prendere dall’idea che anche il pareggio andrebbe bene. Ma così finiscono invece per rianimare la Lazio. Al piccolo “suicidio” contribuisce anche De Zerbi, con i suoi cambi “conservativi” (entrano Kyriakopoulos, Bourabia e Raspadori per i più offensivi Djuricic, Locatelli e Boga). L’esatto opposto di quanto fa Inzaghi che invece getta nella mischia Lukaku, Bastos e soprattutto Caicedo per cercare di agguantare i tre punti. La formazione di casa sembra comunque in grado di reggere fino alla fine, anche perché le conclusioni di Immobile e Luis Alberto non inquadrano lo specchio della porta. Ma in pieno recupero ecco arrivare il gol partita di Caicedo. L’ecuadoriano capitalizza la meglio un’azione cucita alla perfezione dal solito Luis Alberto.
Fonte:gazzetta.it