Il difensore inglese sblocca la partita ed è l’autore dei due assist per Mancini e Dzeko

Un primo tempo a marcia ridotta ed una ripresa dove la Roma avrebbe potuto anche dilagare. Fonseca però ritrova la vittoria e torna – almeno temporaneamente, aspettando la sfida del Cagliari – in zona Champions. Ottimo il rientro di Pellegrini, bene Florenzi, decisivo Smalling con un gol e due assist. Per il Brescia, invece, è notte fonda. Nel primo tempo la squadra di Grosso ha avuto un paio di buone opportunità non sfruttate a dovere, nella ripresa è crollata e praticamente è come se non fosse esistita.

MARCIA RIDOTTA

Fonseca rilancia Florenzi dal via dopo sei partite ai box e Pellegrini dopo quasi due mesi di assenza per infortunio, Grosso invece ha lasciato a casa Balotelli ed al fianco di Donnarumma davanti c’è Torregrossa. Ne viene fuori una partita in cui il Brescia fa grande densità in mezzo al campo, con Tonali a copertura della difesa e Romulo vertice di un rombo di centrocampo dove Bisoli e Ndoj pensano più a difendere che ad attaccare. I giallorossi invece stavolta crossano ben 27 volte solo nel primo tempo e per una squadra che non è abituata ai cross (i giallorossi sono terzultimi in Serie A, crossano di meno solo Parma e Sassuolo) è la testimonianza di quanta fatica faccia a trovare spazi al centro. Kluivert gioca più a ridosso di Dzeko per lasciare spazio in fascia a Kolarov, mentre Pellegrini svaria per provare a trovare spazi per andare a giocare. Così i primi brividi arrivano dall’altra parte, dove prima Pau Lopez deve salvare in extremis su errore di Kolarov, poi Donnarumma aggancia bene ma non riesce a calciare tra due avversari. Per la Roma invece una buona occasione sprecata da Kluivert e un tiro di poco fuori di Pellegrini. Poi è ancora il Brescia a rendersi pericoloso con un tiro da lontano dell’ex Ndoj ben parato da Pau Lopez e un colpo di testa di Donnarumma che esce di un soffio. A fine primo tempo, però, sorprende soprattutto un dato: nonostante una netta superiorità territoriale, la Roma non è mai riuscita a impegnare Joronen (zero tiri nello specchio della porta bresciana).

MONOLOGO GIALLOROSSO 

Nella ripresa, però, la partita si mette in discesa per la squadra di Fonseca, che sblocca la gara dopo appena 4′ con un colpo di testa di Smalling su cui è decisiva la deviazione di Cistana. Al 12′ poi arriva anche il 2-0 con Mancini. Tutto molto bello: il lancio di Kluivert, la sponda di testa di Smalling e la girata al volo del difensore giallorosso. Poi è Joronen a salvarsi sul Dzeko, mentre al 18′ Zaniolo insacca il pallone del 3-0 su respinta del portiere finlandese (tiro di Kolarov), ma il gol viene annullato dalla Var perché ad inizio azione il pallone giocato da Pellegrini era uscito. Il 3-0 arriva però tre minuti dopo ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo e ancora su sponda di Smalling, con la palla che arriva a Dzeko che insacca a tu per tu con Joronen. Poi il bosniaco va a caccia della doppietta, ma prima Joronen gli nega il gol con una superparata, poi il 4-0 gli vene annullato per fuorigioco. Oramai è un tiro al bersaglio, l’impressione è che la Roma possa far gol ad ogni occasione. Poi al 40′ il Brescia riesce anche a segnare con Aye, ma Di Bello annulla per un fallo di mano. Finisce così, con la Roma quarta (in attesa di Lecce-Cagliari) e il Brescia a chiedersi se il cambio Corini-Grosso è stato davvero corretto.

Fonte:gazzetta.it