Agli uomini di Fonseca, ora a un passo dalla qualificazione, basta il primo tempo: in gol Veretout su rigore, Kluivert e Dzeko. Nella ripresa gara sospesa 5′ per un oggetto lanciato a Pellegrini
Una vittoria che rende giustizia alla Roma. Nel senso che con i tre punti conquistati a Istanbul, in casa del Basaksehir, la Roma torna in vetta al proprio girone di Europa League, proprio lì dove avrebbe meritato di essere senza errori arbitrali. A pari merito con il Borussia Moenchengladbach, è vero, con i tedeschi avanti per differenza reti. Ma pazienza, è una vittoria che conta tantissimo quella giallorossa (3-0, reti nel primo tempo di Veretout, Kluivert e Dzeko) e che arriva con un’ottima prova dal punto di vista del palleggio e della finalizzazione, proprio davanti agli occhi interessati di uno spettatore d’eccezione come Erdogan, tifosissimo del Basaksehir e per l’occasione in tribuna. Sontuoso Pellegrini (colpito anche alla testa da un oggetto, con tanto di ferita suturata a bordo campo), bene Veretout e Dzeko. Ai giallorossi adesso basta un pareggio in casa con il Wolfsburg per garantirsi l’accesso ai sedicesimi.
DOMINIO GIALLOROSSO
Fonseca sceglie Santon come esterno destro di difesa e conferma sulla trequarti il tridente composto da Zaniolo, Pellegrini e Kluivert, lasciando in panchina l’ex di turno, Cengiz Under. Il Basaksehir invece manca di Junior Caicara, ma viene da 11 risultati utili consecutivi (l’ultima sconfitta l’ha subita proprio contro la Roma, 4-0 all’andata). Okan Buruk così disegna un 4-1-4-1 dove Visca e Gulbrandsen (costretto però a lasciare il campo dopo appena 15’, dentro Behich) hanno il compito di dare equilibrio alle due fasi, nella Roma invece Zaniolo gioca largo a destra e Kluivert – dall’altra parte — molto più dentro il campo, per lasciare spazio in fascia alle discese di Kolarov. La partita è costantemente nelle mani della Roma e ad un certo il possesso palla giallorosso supera addirittura il 70%. Questo perché il Basaksehir gioca chiuso, con le due linee basse, per provare poi a colpire di rimessa. E così si rende pericoloso prima al 5’ con un tiro di poco fuori di Visca e poi al 19’, con il piatto di Mancini provvidenziale nel respingere il tap-in di Crivelli a botta sicura. In mezzo un tiro da fuori di Dzeko e il palleggio prolungato della Roma. Poi, però, si accende Zaniolo, che va via tra tre ma viene sbilanciato da Ponck a tu per tu con Gunok. Sarebbe rigore, ma Hategan sorvola, cosa che non può fare però al 28’, quando Topal respinge di mano il tiro di Pellegrini: sul dischetto va Veretout, che di piatto porta in vantaggio la Roma. Una volta messa la testa avanti, per la Roma cambia anche la partita. Perché adesso i turchi devono aprirsi ed allora ci sono anche gli spazi per far male. Ed infatti il 2-0 arriva proprio così, con Pellegrini che manda nello spazio Kluivert, che raddoppia con un bel diagonale. Ma prima dell’intervallo Pellegrini inventa un altro pallone meraviglioso per Dzeko, che insacca anche il 3-0 con un tocco morbido.
PALLEGGIO E CONTROLLO
Nella ripresa la mossa di Buruk è l’ex milanista Robinho, poi anche Skrtel si deve arrendere per infortunio. E dopo 13’ arriva un bruttissimo episodio: Pellegrini sta per battere un calcio d’angolo, ma viene colpito da un oggetto lanciato dai tifosi turchi. Suturato a bordo campo, rientro con un vistoso turbante nero a coprire la ferita. Poi al 19’ altro errore di Hategan che non vede un rigore per il Basaksehir, con il colpo di testa di Crivelli respinto nettamente dal braccio aperto di Smalling. Più in generale i padroni di casa provano anche a riaprire la partita, ma non trovano mai il modo di fare male ai giallorossi. Anche perché il palleggio della squadra di Fonseca resta di livello. Così a 20 minuti dalla fine Fonseca toglie Pellegrini e Dzeko e mette dentro Under (acclamato) e Mkhitaryan, al ritorno dopo due mesi esatti di assenza. A fare il centravanti nella Roma ci va Zaniolo, l’unico che può dare il cambio a Dzeko (in attesa di Kalinic). Ma poi non succede davvero più niente. La Roma se ne va con tre punti pesantissimi e la sensazione di una vittoria che vale la qualificazione, per i turchi sarà decisiva la sfida con il Borussia Moenchengladbach.
Fonte:gazzetta.it