Doppietta per il capocannoniere del campionato, in rete per la nona partita di A consecutiva. Di Luis Alberto il terzo gol. Due rigori guadagnati da Correa
Tutto nel primo tempo, tutto molto bello. Così la Lazio supera l’Udinese per 3-0 (doppietta di Immobile e gol di Luis Alberto) e si candida sempre di più come terza forza del campionato. Del resto quando girano tutti insieme, allora per Inzaghi diventa quasi semplice. Perché se Immobile, Correa, Luis Alberto e Milinkovic giocano ad alti livelli come contro i friulani, per gli avversari è davvero dura. L’Udinese è stata così travolta nel primo tempo, con la Lazio che poi ha pensato soprattutto a controllare la partita nella ripresa. Per l’Udinese, invece, la seconda sconfitta consecutiva e la consapevolezza di dover risolvere ancora molti problemi.
SPRINT BIANCOCELESTE
La Lazio sente sempre più profumo di Champions ed allora nei primi 11 minuti riesce addirittura a costruire subito cinque nitide palle gol: due con Correa, una punizione magistrale di Luis Alberto su cui Musso è strepitoso, un tiro in corsa di Immobile e il gol del bomber biancoceleste. L’azione (9′) è bellissima, con Luiz Felipe che cambia gioco in verticale su Milinkovic, il serbo mette giù il pallone, vince il contrasto con Stryger Larsen e regala a Immobile l’assist dell’1-0. Più in generale la Lazio a tratti fa paura, con Luis Alberto che ha linee di passaggio infinite per i compagni, Lazzari che a destra è un motorino che non si ferma mai e Correa che quando punta gli avversari dà la sensazione di poter sempre far male. Però poi l’Udinese si sveglia dal torpore iniziale e in due minuti sfiora due volte il pari: prima Nestorovski spreca alta una palla d’oro di Mandragora, poi è lo stesso centrocampista ad andare vicino al pari con un tiro da fuori di un soffio al lato. Gotti si affida ad una difesa a tre che con Samir a sinistra e Stryger Larsen a destra diventa spesso a cinque, ma è soprattutto la fantasia di De Paul a mancare all’Udinese. Scampato il pericolo, la squadra di Inzaghi si rimette a costruire gioco, anche perché gli spazi ora sono tanti. Luis Alberto si concede un pregevole sombrero a metà campo su Nesterovski, Leiva è il solito equilibratore di gioco (per lui il traguardo delle cento gare con la Lazio). Ma il solco con l’Udinese lo segnano due rigori sacrosanti, procurati entrambi da Correa, che uno contro uno brucia prima Troost-Ekong (aiuto della Var) e poi Nuytinck. Sul dischetto va Immobile per il 2-0, poi il centravanti biancoceleste lascia l’onore a Luis Alberto, che festeggia il 3-0 con una maglia per i genitori (“Felicidades mama 66 papà 70”), per l’occasione in tribuna all’Olimpico.
GESTIONE E TENUTA
La ripresa si apre a ritmi più bassi, con la Lazio che punta a gestire il vantaggio e l’Udinese che ha poche idee per rimettersi in partita. Lulic sfiora quasi subito il 4-0 di testa, Gotti prova a cambiare in mezzo con Fofana al posto di De Paul mentre Okaka si divora il 3-1 a tu per tu con Strakosha (ma il bianconero era in fuorigioco). Insomma, adesso è tutt’altra partita, le giocate e le accelerate del primo tempo sono un lontano ricordo. Ma a Inzaghi va bene anche così, il terzo posto è lì, congelato in cassaforte. Entrano anche Jony (che ci prova subito da fuori) e Cataldi, Immobile innesca bene nello spazio Correa (salva in extremis Troost-Ekong) ma poi di occasioni vere e proprie ce ne sono davvero poche. E allora resta il debutto in campionato di Andrè Anderson e poco altro. Finisce 3-0, con la Lazio in festa e l’Udinese in ginocchio.
Fonte:gazzetta.it