Dominio dei Lakers nello Utah, mentre prosegue il momento magico dei Pacers
James e Davis trascinano i Lakers al comodo successo nello Utah, Indiana ribadisce il momento magico piegando in volata i Thunder di Gallinari.
UTAH JAZZ-LOS ANGELES LAKERS 96-121
I Lakers fanno paura. Non solo perché hanno il miglior record Nba, 13 vinte e 3 perse, come i Bucks, ma perché il duo James-Davis pare un’arma nucleare già a inizio dicembre. LeBron domina in attacco, spalancando il canestro a chiunque e attaccando il ferro come un camion in corsa. Davis domina sui due lati del campo: onnipotenza atletica da lungo, fondamentali da super guardia. Los Angeles si diverte, nella seconda serata di back to back esterno, dominando dall’inizio alla fine. Si vede persino qualche (timido) progresso di Kuzma, in un momento difficile, lui che ha fatto il college da queste parti. I Jazz (12-10) hanno perso 5 delle ultime 6 gare disputate. E soprattutto hanno perso il loro DNA: la difesa è stata atroce contro i Lakers, ben oltre i 121 punti subiti. E le 18 palle perse dimostrano che il meccanismo è inceppato su entrambi i lati del campo. Se tradiscono le certezze di solidità…
LA PARTITA
Utah senza Conley (problema muscolare al flessore sinistro) sostituito da Ingles in quintetto. I Jazz neppure partirebbero male, con un paio di triple a segno di Bogdanovic, ma James e Davis prendono il controllo della gara dopo pochi minuti, dominando il 1° quarto. Coach Snyder non trova antidoti. Rondo allunga su Parker al 17° posto ogni epoca come uomo assist: toccando quota 7.037, finirà a un rimbalzo dalla tripla doppia, Kuzma sulla sirena del 1° quarto segna la tripla del 34-26. Caruso guadagna un paio di sfondamenti a inizio 2° quarto: +14 Lakers sul 40-26. Gobert perde la testa dopo aver commesso un evidente 3° fallo: Jazz sull’orlo di una crisi di nervi. Addirittura 65-47 all’intervallo, con Kuzma che segna il secondo buzzer beater della sua serata. Mitchell parte forte nel 2° tempo, attacca il canestro, ma questi Jazz proprio non hanno abbastanza talento per contrastare i Lakers. 94-75 dopo 36’. Finita. Si vede, increduli, persino Howard che segna da 3 punti…
Utah: Mitchell 29 (8/17, 3/7, 4/5 t.l.), Bogdanovic 23, Gobert 13. Rimbalzi: Gobert 10. Assist: Mitchell/Ingles 5.
Los Angeles: Davis 26 (9/11, 8/9 t.l.), James 20, Rondo/KCP 14. Rimbalzi: Howard/Rondo 9. Assist: James/Rondo 12.
OKLAHOMA CITY- INDIANA PACERS 100-107
Il momento magico di Indiana continua. I Pacers (14-7) vincono la settima delle ultime 8 gare giocate, a casa Thunder, con l’ennesima prestazione corale, da 7 giocatori in doppia cifra di punti e un parziale di 12-4 per chiudere la gara, aggiudicandosi la volata. Ma quella in Oklahoma (8-12) non è stata una gita di piacere: Adams ha esibito una prestazione clamorosa, da 20 punti e 9 rimbalzi, non sbagliando un singolo tiro per la serata: 8/8 dal campo, 4/4 ai liberi. E difendendo forte. Ma Paul ha segnato appena 4 punti e Ferguson, il peggior titolare NBA delle ultime due stagioni, ha fatto più danni degli uragani da quelle parti, con la gara in bilico. Per Gallinari secondo tempo da 14 punti, 18 complessivi, senza forzare nulla.
LA PARTITA
Adams segna 10 punti nei primi 5’ divorandosi Turner in un boccone. Brogdon risponde con 10 punti, corredati dalla solita regia illuminata. La panchina Thunder fa meglio di quella Pacers per il 29-26 OKC dopo 12’. Schroeder ha un immediato impatto offensivo, McConnell e McDermott provano a replicare. All’intervallo 50-49 Thunder nonostante Paul sia senza punti a tabellone. Ma OKC ne ha segnati 36 in vernice approfittando di un primo tempo orrendo di Sabonis e soft tipo cono gelato di Turner. Adams è arrivato a 14 punti. Gallo con 4, segnando entrambi i canestri sottomisura. L’azzurro cresce nel 2° tempo diventando il primo terminale offensivo dei Thunder, ma i Pacers restano appiccicati alla targa OKC. Coach McMillan vara un quintetto piccolo con McDermott prima e Justin Holiday poi: ha senso perché la coabitazione Turner-Sabonis resta più di difficile di quella tra compagne di camera invaghite dello stesso ragazzo. Paul segna i suoi primi canestri, di fila, con 5’ da giocare, lanciando la volata. Adams domina sui due lati del campo, ma i Thunder in attacco proprio non hanno abbastanza. Ferguson sbaglia una tripla aperta sul -3 e poi regala dalla rimessa palla agli avversari. Il tiro più pesante a segno dei Pacers porta la firma di Lamb.
Oklahoma City: Adams 20 (8/8, 4/4 t.l.), Gallinari/Schroeder 18. Rimbalzi: Adams 9. Assist: Paul 10.
Indiana: Warren 24 (8/12, 1/3, 5/6 t.l.), Sabonis 17, McDermott 14. Rimbalzi: Sabonis 13. Assist: McConnell 8.
Fonte:gazzetta.it