Buona la prima del Corini-bis: ci pensa SuperMario e una parata del portiere finlandese Joronen sul rigore di Petagna. La squadra di Semplici ultima in classifica

Il Brescia batte 1-0 la Spal e lascia l’ultimo posto in classifica proprio ai ferraresi. Il ritorno in panchina di Eugenio Corini si trasforma in un pomeriggio di festa grazie a Mario Balotelli e a Jesse Joronen, che para un rigore ad Andrea Petagna.

BIVIO

– Il bivio della speranza. Con questo animo Spal e Brescia si presentano al Mazza. Leonardo Semplici festeggia i cinque anni sulla panchina dei ferraresi scegliendo di giocare con una sola punta, Petagna, accompagnato da Jankovic e Valoti. Eugenio Corini torna sulla “sua” panchina dopo 35 giorni e riparte dalle sicurezze: 4-3-1-2 e la coppia Balotelli-Torregrossa in attacco.

PRIMO TEMPO

– Il primo tempo mostra i limiti di due squadre che vorrebbero fare, ma senza rischiare. Anche se dopo 5’ il destro Balotelli respinto da Berisha farebbe pensare a una gara più aperta. Il Brescia spinge da lontano e Tonali calcia centrale. Il finale di tempo invece pende più dalla parte spallina. Al 32’ gol annullato giustamente a Kurtic per fuorigioco, due minuti dopo lo stesso Kurtic crossa dalla sinistra per la testa di Petagna che gira largo.

RIPRESA

– L’alba del secondo tempo disegna un sorriso per il Brescia. Al 4’ Ndoj spreca un’occasione, poi Balotelli porta in vantaggio i suoi. Discesa di Romulo, cross basso, Berisha può solo contenerlo prima di deviare il tentativo di Ndoj che finisce dalle parti di Mario. Per il quale è semplice buttare dentro il terzo gol stagionale. A questo punto la partita si apre, ma nel senso nervoso. Jankovic al 24’ calcia alto, prima e dopo Semplici e Corini inseriscono Floccari e Magnani per Valoti e Ndoj al fine di ridisegnare le rispettive creature. Al 27’ la Spal potrebbe pareggiare: Magnani stende Paloschi, per Orsato è rigore. Petagna però si fa parare la conclusione da Joronen. Al 6’ di recupero Cistana è decisivo sulla conclusione di Moncini e la partita finisce lì. La Spal si ritrova ultima e qualche fischio della sua gente fa male al morale.

Fonte:gazzetta.it