Pellegrini, Perotti e l’armeno firmano la vittoria dei giallorossi che sono ora a -1 dalla Lazio terza

Passata la grande paura, la Roma chiude la pratica con la Spal nella ripresa, ribaltando lo svantaggio iniziale e conservando il quarto posto (in attesa di Cagliari-Lazio). Il 3-1 finale rispecchia esattamente quanto visto, con la Roma che chiude con il 67,6% di possesso palla e 25 tiri in porta (contro i 7 degli ospiti). I brividi però non sono mancati, almeno per un’ora di gioco. Esattamente come alla fine, quando tutta la squadra è andata ad abbracciare capitan Florenzi per l’assist del 3-1 a Mkhitaryan. Un gesto d’affetto e vicinanza, per un giocatore che potrebbe anche lasciare Roma alla riapertura del mercato.

PETAGNA A SORPRESA

Fonseca conferma Florenzi come terzino destro, preferendolo a Spinazzola, mentre dall’altra parte Semplici se la gioca con le due punte (Paloschi al fianco di Petagna). Ne viene fuori una partita in cui la Roma ha il predominio territoriale della gara (72% di possesso palla alla fine del primo tempo), spingendo costantemente soprattutto a destra con la catena Zaniolo-Florenzi. Perotti e Dzeko si rendono subito pericolosi, ma anche dall’altra parte prima Pau Lopez deve superarsi per deviare un diagonale in corsa di Petagna, poi Valoti spreca di testa al lato da ottima posizione. Semplici ha disegnato la sua Spal con una retroguardia a tre che diventa spesso e volentieri a 5, con lo stesso Valoti a sinistra e Cionek a destra ad allungare la linea difensiva. L’obiettivo è chiaro: creare densità a ridosso dell’area di rigore, togliere le linee di passaggio ed eventualmente provare a far mal e alla Roma ripartendo. Le occasioni però sono per la Roma, che si rende pericolosa in serie con Dzeko (di un soffio fuori), Cetin (colpo di testa alto) e Perotti (deviata da Missiroli in angolo). E quando sembra si debba andare al riposo senza tante altre emozioni, ecco al 42′ il patatrac di Kolarov, che controlla male un passaggio nella propria area di Pau Lopez e poi nel tentativo di riappropriarsi del pallone tocca Cionek, che nel frattempo gliel’aveva tolto: rigore, sul dischetto va Petagna che stavolta non sbaglia, dopo gli errori con Udinese e Brescia.

GARA RIBALTATA 

Nella ripresa la Roma trova quasi subito il pari con Lorenzo Pellegrini all’8′, anche se la deviazione di Tomovic sul tiro da fuori del trequartista giallorosso è fondamentale e spiazza completamente Berisha. Riequilibrato l’incontro, però, la Roma trova ancora più fiducia e allora quello intorno all’area della Spal diventa un proprio e vero assedio. Così al 20′ Pellegrini trova in area Dzeko, toccato da dietro da Vicari. È calcio di rigore anche questo, con Perotti che lascia di ghiaccio Berisha e insacca il 2-1 (per lui terzo gol nelle ultime 4 gare). Poi però al 33′ c’è un altro brivido per i giallorossi, con Kolarov costretto a salvare in ripiego su Petagna a tu per tu con Pau Lopez. A chiudere i conti arriva il gol di Mkhitaryan cinque minuti dopo, su assist perfetto di Florenzi. E tutta la squadra va proprio dal suo capitano ad abbracciarlo: un po’ per mostrargli affetto, un po’ perché questa potrebbe anche essere l’ultima partita di Florenzi con la Roma all’Olimpico. Gennaio è alle porte e bisognerà infatti vedere cosa succederà tra lui e la Roma. Nel frattempo Fonseca si gode la vittoria che lo tiene al quarto posto, allungando il vantaggio sull’Atalanta a +4.

Fonte.gazzetta.it